La divisione 240, che riguarda le imbarcazioni da diporto con scafo di lunghezza inferiore a 24 metri, si è evoluta. In vigore dal maggio 2015, permette di responsabilizzare maggiormente i diportisti, e in particolare il capitano. La normativa si era già evoluta circa cinque anni fa, ma l'obiettivo è quello di far conoscere ai diportisti i mezzi di comunicazione adeguati alla zona di navigazione in cui si trovano. Molti non sanno quali attrezzature da portare e di soccorso è solo meno efficace, quindi è importante conoscere la quantità minima di attrezzature da avere sulla vostra barca.
È stato ridotto di 70 articoli rispetto alla versione precedente, che aveva interpretato erroneamente molte norme tecniche ed europee.
Chiarire il ruolo del capitano
Anche se nella vecchia versione era indicato il ruolo del capitano, specificando che poteva portare a bordo le attrezzature che desiderava, la nuova Divisione 240 indica quando deve utilizzare le attrezzature fornite dal costruttore. Si tratta quindi di sapere come utilizzare correttamente le attrezzature fornite e di sensibilizzare l'equipaggio.
Quattro zone di navigazione
Prima c'erano tre aree di navigazione principali: meno di 300 metri, 2 miglia e 6 miglia. La nuova divisione 240 offre una nuova zona a 60 miglia di distanza.
La creazione di questa nuova area di navigazione si basa ancora sulla riflessione sui mezzi di comunicazione necessari a bordo perché il VHF non consente più la trasmissione oltre le 60 miglia.
Nuovi mezzi di comunicazione
Per porre rimedio a questa situazione, è quindi necessario disporre di un sistema che utilizzi il satellite e che funzioni molto bene in caso di emergenza in mare. Sarà quindi necessario portare con sé un faro marino Cospas-Sarsat 406 MHz.
Oltre le 60 miglia, il diportista dovrà anche essere equipaggiato con un VHF mobile che gli permetterà di comunicare con l'elicottero o la nave commerciale che gli è venuta in suo soccorso. In questo modo potrà segnalare la situazione e informare i servizi di emergenza in merito alle attrezzature da fornire (danni materiali, sollevamento, danni corporali, ecc.
D'ora in poi, a partire da 6 miglia di distanza, le imbarcazioni dovranno essere dotate di un VHF fisso per essere sicure di essere ricevute da terra. Si tratta sempre di correggere l'uso improprio dei mezzi di comunicazione da parte dei diportisti. Con la radio, è facile parlare e spiegare semplicemente la situazione invece di utilizzare segnalatori di emergenza o altri dispositivi. Grazie alla radio, sarà anche possibile comunicare con il pilota dell'elicottero che è venuto in soccorso. E' importante disporre di un mezzo di comunicazione che definisca chiaramente la situazione.
Questa nuova misura sarà applicabile a partire dal 1° gennaio 2010 er gennaio 2017 per dare il tempo alle persone che non hanno un patente nautica (obbligatorio per i VHF) o RRC per conformarsi a queste nuove norme.
Una nuova area di navigazione per gli scooter marini
I Sea Scooters, precedentemente limitati a 2 miglia, potranno ora viaggiare fino a 6 miglia. Infatti, le macchine si stanno evolvendo e i costruttori offrono ora modelli equivalenti a piccole imbarcazioni a motore, molto più stabili. Era quindi importante che potessero navigare ulteriormente.
Tuttavia, se si naviga più lontano, è necessario un equipaggiamento di sicurezza più importante. Il focus è sulla bussola, che è già integrata in alcuni scooter di grandi dimensioni o può essere acquistata in un dispositivo elettronico. Avrete anche bisogno di una mappa che può essere in formato cartaceo o informatico, ma in grado di resistere al mare.