Il Pen Duick VI, comandato da Marie Tabarly, ha offerto una prestazione eccezionale nell'ultima tappa dell'Ocean Globe Race, conquistando la vittoria in linea e il primo posto nella classifica IRC di questa quarta tappa. Questa vittoria arriva dopo un difficile percorso di 37 giorni in mare, per 6814 miglia nautiche. La strategia di Marie Tabarly di " andare veloce e accelerare alla fine questa si è rivelata la strategia vincente, spingendo Pen Duick VI in cima alla classifica".
Vantaggi e strategia tecnica
Sotto la guida esperta della figlia di Eric Tabarly, Pen Duick VI ha sfruttato al meglio i suoi punti di forza tecnici, grazie soprattutto alla sua costruzione robusta e a un design adatto alle condizioni difficili. Lo yacht, un ketch bermudiano di 73 piedi, era già stato testato da Eric Tabarly nella Whitbread Round-the-World Race del 1973. L'uso di una strategia aggressiva alla fine della regata e la competenza dell'equipaggio permisero di navigare efficacemente contro le forti correnti e con venti variabili, dimostrando l'importanza dell'adattabilità e della preparazione tecnica nelle regate di lunga distanza.
Impatto e prospettive future
Il successo di Pen Duick VI non solo mette in luce l'eccellenza nautica francese, ma afferma anche che l'imbarcazione è un serio concorrente per il titolo IRC. Attualmente secondo in classifica generale, Pen Duick VI potrebbe vincere il titolo se le condizioni rallentassero Triana FR (66), il suo rivale più vicino dopo che Translated 9 è stato costretto al ritiro a causa della delaminazione dello scafo. Questo trionfo rinnova l'interesse per le competizioni di vela classica e sottolinea l'importanza della vela tradizionale adattata alla tecnologia moderna.
