I coralli sono regolarmente esposti a minacce naturali, che vanno da malattie come la "white band disease", che negli anni '80 ha colpito duramente i reef caraibici, a predatori il cui numero sta aumentando molto rapidamente. L'Acanthaster planci, per esempio, una stella marina mangia-corallo, tende a fiorire in alcuni anni, scatenando il caos sulle barriere coralline. Disturbi naturali che non spiegano però il drammatico crollo delle popolazioni di coralli.
Dall'inizio dell'era industriale, circa il 20% delle scogliere sono scomparse definitivamente. E il fenomeno non sembra rallentare: il 25 per cento sarebbe in grave pericolo a breve termine e un ulteriore 25 per cento potrebbe essere minacciato prima del 2050. Fenomeno dovuto principalmente all'attività umana.

Poiché i coralli sono vicini alla costa, e quindi alle attività umane, sono soggetti alla crescita demografica e alle conseguenze dannose che ne derivano: inquinamento, metodi di pesca distruttivi, degrado dovuto al turismo di massa, scarichi di sedimenti, ecc.
Il corallo è sempre più sensibile a questi disturbi, compresi i cambiamenti climatici. Il significativo aumento della temperatura dell'acqua superficiale causa stress nei coralli, che poi espelle le loro zooxantelle, le alghe simbiotiche dai coralli. Con le alghe, il polipo perde tutti i suoi pigmenti e mostra attraverso la trasparenza il suo scheletro calcareo: si parla di "candeggio" dei coralli. Se le condizioni non tornano alla normalità, l'intera barriera corallina è minacciata di morte.

Un'altra minaccia creata dall'uomo è l'acidificazione degli oceani. Il massiccio rilascio di CO2 nell'atmosfera ha avuto l'effetto di aumentare l'acidità dell'acqua, interrompendo il processo di calcificazione (creazione dello scheletro esterno dei polipi).
Per saperne di più sulla salute delle barriere coralline, in particolare nel Pacifico, France O trasmetterà il 7 giugno 2017 un documentario di 52 minuti chiamato "France O" Tara l'odissea del corallo "effettuata durante la prima metà della spedizione della goletta Tara, "Tara Pacific 2016-2018" L'obiettivo è studiare il corallo del più grande oceano del mondo per svelare il mistero di questo animale poco conosciuto, la cui vita è a grande rischio.

Alcune cifre chiave
Il corallo
Il 20% del corallo già distrutto
15% molto danneggiato, distrutto in 10 anni
20% a rischio di estinzione entro 40 anni
45% in buona salute
26 laboratori di ricerca coinvolti
70 scienziati a bordo
40.000 campioni raccolti
40 arcipelaghi studiati