Metà della flotta sta abbandonando la Transat Jacques Vabre!

A metà della regata, prima di attaccare le Doldrums, quasi la metà della flotta è stata costretta ad abbandonare. Una situazione normale su questo tipo di sdraio? Aggiornamento sulla rottura!

Arrivati al Doldrums, circa a metà strada tra Le Havre e Itajaí (Brasile), la flotta della Transat Jacques Vabre è notevolmente diminuita. Molte barche hanno dovuto fare un pit stop.

Se diamo un'occhiata alle cifre, è che quasi il 50 per cento delle imbarcazioni ha ormai lasciato la regata. Sono interessate tutte le categorie, ad eccezione della classe 40 che mostra una buona resistenza alle difficili condizioni del mare.

Questa situazione si spiega in parte con il tempo alla partenza di questa regata, che è stata particolarmente difficile, offrendo agli skipper tre minimi successivi da superare. Con venti di oltre 30 nodi e mare mosso, l'attrezzatura e gli uomini sono stati messi alla prova.

Classe 40 - Solo 3 abbandoni

A parte il Team Consise, che ha incontrato problemi strutturali a seguito del passaggio in onda (barca incrinata a livello di partizioni strutturali), l'abbandono delle altre due classi 40 è dovuto a problemi con il pilota (Brittany-Crédit Mutuel Elite) o di energia (avaria motore su Eärendil). Per il resto della flotta (11 barche) la regata continua notevolmente bene guidata da The Curator.

Multi 50 - Mancanza di fortuna

Sono 4 multi 50 per essere partiti, ma sono solo 2,5 in gara. Infatti, il tecnico francese Rennes Saint-Malo con Yvan Bourgnon a bordo ha incontrato un container. L'impatto ha danneggiato entrambi i galleggianti del trimarano.

Da notare che Ciela Village sta facendo una sosta a Capo Verde per riparare la parte anteriore dello scafo centrale, la cui virata del gennaker è stata strappata, togliendo il balcone anteriore e lasciando un buco aperto nel ponte. Una riparazione che dovrebbe durare più di 24 ore e costargli il primo posto!

Ultimo - 2 di 4

Fu il Principe di Bretagna che, con il suo rovesciamento della Spagna, abbandonò la gara per primo tra gli Ultimate. Anche se i 2 membri dell'equipaggio sono stati rapidamente sollevati, la barca è attualmente in fase di traino a Lorient. Lionel Lemonchoix e il suo team hanno preferito rimorchiarlo a testa in giù dopo aver assicurato la piattaforma.

Effettivamente è stato anche costretto ad abbandonare a causa di problemi di sartiame. Il cilindro di copertura che permette di inclinare l'albero è rotto. L'equipaggio che è riuscito a salvare l'albero, la barca è ora tornata al suo porto d'origine, La Trinité sur Mer.

Imoca - 11 di 20

E' la classe Imoca che fa più notizia, con più della metà dei concorrenti che devono rinunciare. Cosa succede su queste barche, progettate per il giro del mondo (Vendée Globe) sui mari più delicati del globo? Non sarebbero abbastanza forti?

Alla luce dei danni, potremmo voler concludere così rapidamente. Infatti, tra le 6 nuove barche varate prima della regata, 4 sono già costrette ad abbandonare, 3 di loro a causa di problemi strutturali... Così Hugo Boss, Safran e StMichel Virbac hanno visto i loro scafi delaminate nella parte anteriore o vicino alle lamine. Un'area che dovrà essere esaminata attentamente prima di ricominciare una nuova gara. E' molto probabile che sulla Banque Populaire VIII, attualmente nei primi tre posti, quest'area sia sorvegliata molto attentamente. Infatti, questa barca è costruita nello stesso stampo di Safran...

Per gli altri concorrenti, sono stati piuttosto i problemi di sartiame e di navigazione che li hanno costretti a fermarsi. Così Spirito d'Ungheria disfatto, il Maestro Gallo evitò di perdere l'albero a causa di un problema sullo strallo di prua. Anche Edmond de Rotschild e Adopteunskipper.net hanno avuto problemi di guying. Infine, la randa del Bateau des Métiers dell'Aerocampus si è aperta. Anche la Bastide Otio ha avuto problemi alla vela e, infine, in O Canada, è stata la rotaia della randa che ha rotto l'albero. Solo la SMA ha una carenatura della chiglia che è stata strappata, probabilmente a causa dell'incontro con un oggetto galleggiante. Tutti questi stivaletti "piccoli" non mettono in discussione la struttura stessa della barca.

La Transat Jacques Vabre ha certamente incontrato condizioni difficili, ma ci troviamo nel contesto di uno sport motoristico in cui la rottura è parte integrante del progetto.

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