Perché le Class40 possono ancora partecipare alla Jacques Vabre se sono dirette a Lorient con un camion?

Le barche danneggiate raggiungono Lorient su strada © Seafrigo Sogestran Sailing Team

Barche a vela in viaggio a 26 nodi sulla carta! La Transat Jacques Vabre 2023 riserva sorprese. Il direttore di regata Francis Le Goff spiega le nuove regole di classifica dopo lo scalo di Lorient e analizza le sfide logistiche che l'organizzazione deve affrontare.

Una corsa contro il tempo e le tappe

A seguito della decisione di lanciare una partenza parziale della Transat Jacques Vabre 2023, con uno scalo a Lorient per le imbarcazioni Ocean Fifty e Class40, il Comitato di Regata ha pubblicato un emendamento alle Istruzioni di Regata, che stabilisce le nuove regole. Francis Le Goff, direttore di regata, spiega: "La classifica si baserà sui tempi cumulativi delle due tappe. Le barche torneranno in Martinica tutte insieme, ma non sarà necessariamente il primo ad arrivare a Fort-de-France il vincitore della Transat Jacques Vabre"

Con il passaggio a una regata a tappe, la situazione per gli yacht che subiscono danni nel tratto Le Havre-Lorient è cambiata. Nel quadro tradizionale, avrebbero dovuto rimanere nel loro porto di scalo per riparare, avendo diritto all'assistenza, prima di ripartire dallo stesso porto per il resto della regata. Nella nuova configurazione, questi ultimi hanno il diritto di abbandonare la prima tappa, senza rinunciare al diritto di raggiungere la Martinica e persino di arrivare a Lorient via terra. È così che oggi la mappa mostrava i Class40 Seafrigo e Crédit Mutuel a più di 25 nodi sull'autostrada, diretti al porto di Morbihan per effettuare le riparazioni! Francis Le Goff spiega: "Come stabilito dal corridore, saranno considerati DNF e verrà loro assegnato il tempo dell'ultimo partecipante a tagliare il traguardo, più 6 ore"

Trovare soluzioni logistiche in Martinica

Prima di avere previsioni meteo affidabili per pensare alle partenze, i direttori di gara stanno rivolgendo la loro attenzione alla logistica degli arrivi, che potrebbe determinare una serie di fattori. Infatti, le imbarcazioni IMOCA hanno in programma una regata di ritorno, la 1ª edizione del ritorno alla Base, la cui partenza era inizialmente prevista per il 26 novembre. Anche ipotizzando una traversata atlantica diretta, senza aggirare San Paolo e San Pedro, l'ultima barca potrebbe impiegare una ventina di giorni e arrivare troppo tardi. Francis Le Goff riassume la situazione: "L'unica comunicazione odierna alle varie classi è che nessuna partenza avrà luogo prima di domenica. Per l'arrivo, stiamo lavorando con la Martinica, dato che il porto per ospitare le barche IMOCA verrà smantellato il 27 novembre."

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