Cross Med: meno interventi ma più comportamenti pericolosi durante l'estate 2023

© Maxime Leriche

Dal Centre régional opérationnel de surveillance et sauvetage Méditerranée, il prefetto marittimo Gilles Boidevezi ha fornito una panoramica dell'estate 2023. La stagione è stata caratterizzata da un calo del numero di interventi, ma da un aumento dei comportamenti a rischio.

Buone notizie sul tasso di attività dei servizi di emergenza

Le vice-amiral d'escadre Gilles Boidevezi, préfet maritime de la Méditerranée
Viceammiraglio Gilles Boidevezi, Prefetto marittimo per il Mediterraneo

L'estate del 2023 segna un punto di svolta in termini di calo degli interventi del servizio di emergenza. Infatti, a partire dal 2019 e dal famoso effetto "covid", gli interventi sono aumentati a causa dell'attrazione sostenuta delle attività costiere.

Il numero di operazioni gestite da Cross Med è diminuito del 7% rispetto al 2022, ma sono comunque 3.026.

L'utilizzo del numero di emergenza, il 196, rappresenta il 36% delle chiamate, un dato considerato rilevante per un numero lanciato nel 2014.

...e un tasso di incidenti meno favorevole

Gli incidenti legati a comportamenti pericolosi sono aumentati del 15%. Ciò riguarda in particolare la velocità eccessiva nelle aree ad alta densità, con il rischio di collisione. Solo a Marsiglia, due collisioni hanno causato il ricovero in ospedale di 16 persone, di cui 4 in gravi condizioni.

La crescita della pratica del fioretto ad ala ha portato anche a un aumento del numero di interventi nella fascia costiera. I danni traumatici causati dall'impatto con il fioretto sono spesso gravi. La mancanza di conoscenze e il grado di improvvisazione di alcuni praticanti hanno portato a un'esplosione del numero di interventi.

Anche gli incidenti subacquei, sia in apnea che in immersione, sono aumentati del 10%.

La Croce deplora il gran numero di falsi allarmi, che mobilitano molte risorse costose per nulla. Le operazioni diventano sempre più complesse anche a causa di problemi comportamentali o reazioni inappropriate, spesso legate a un consumo eccessivo di alcol o droghe.

In tutto sono morte 33 persone, tra cui 13 nuotatori e 6 subacquei. 223 sono rimaste ferite e sono state ricoverate in ospedale.

Misure per migliorare la sicurezza in mare

Le campagne di comunicazione, più mirate ed efficaci, saranno rinnovate. Come nel caso della sicurezza stradale, le immagini shock sono purtroppo meglio assimilate dal pubblico. Per il 2024 sarà sviluppato anche l'uso dei social network e degli influencer.

Infine, le moto d'acqua saranno presto vietate nelle aree naturali protette, al fine di mantenere la coerenza ambientale e la sicurezza in questi parchi marini.

Verranno inoltre effettuati controlli più severi, con particolare attenzione alla prevenzione. Dei 15.900 controlli effettuati quest'estate, quasi 2.500 hanno portato a una multa.

Infine, la controversa questione dell'introduzione di una licenza per le barche a vela è tornata a far discutere le amministrazioni, ma non è ancora stato deciso nulla di ufficiale.

Altri articoli sul tema