Riparazioni impossibili, Sébastien Simon costretto a rinunciare

© Martin Viezzer #VG2020

Vittima di una collisione con un UFO mercoledì 2 dicembre 2020 alle 9.20, Sébastien Simon (Arkéa Paprec) ha deciso di ritirarsi dal Vendée Globe.

Il 2020 non sarà stato un anno positivo per Sébastien Simon. Il giovane skipper del foiler Arkéa Paprec aveva già subito numerosi danni alle lamine della sua barca, impedendogli di completare diverse regate.

Mentre partecipava alla sua prima Vendée Globe - una gara che lo ha motivato a scalare i numerosi pioli della sua carriera di regatante oceaniche - è stato costretto a ritirarsi dopo quasi un mese in mare. Mercoledì 3 dicembre si è scontrato con un UFO, causando gravi danni alla lamina di dritta e un ingresso d'acqua, mentre si trovava al 4° posto.

Diretto a nord per mettere al sicuro la sua barca mentre lavora con il suo team per trovare una soluzione, ha appena annunciato il suo ritiro dalla regata. È impossibile effettuare riparazioni da soli.

Quando non poteva rassegnarsi ad arrendersi, studiando tutte le possibilità che gli si aprivano, doveva risolversi da solo. E' il 3 skipper a terminare la sua gara dopo Nicolas Troussel (Corum l'Epargne) e Alex Thomson (Hugo Boss) Tutti e tre navigano su aliscafi IMOCA di ultima generazione.

"È ora che io prenda una decisione. Io e la squadra abbiamo riflettuto molto sulle possibili riparazioni. Ma per poterli considerare, ho dovuto sacrificare la mia stagnola, tagliarla. È un pezzo molto massiccio, pesa 300 chili. Poi avremmo dovuto riparare lo scafo dall'esterno e sul ponte per rendere la lamina ben stagna. Per farlo, non ho avuto altra scelta che deviare verso Città del Capo. Queste riparazioni sarebbero state molto complicate. Probabilmente quattro o cinque giorni di lavoro, senza contare le riparazioni delle paratie e un problema che ho scoperto sul manicotto del timone di poppa che ha generato una seconda perdita... Le previsioni del tempo per il mio arrivo a Città del Capo erano molto sfavorevoli, quindi non sarei stato in grado di affrontare le riparazioni fino a due o tre giorni dopo il mio arrivo. Soprattutto, non è ragionevole, perché non c'era alcuna garanzia che le riparazioni avrebbero retto per il resto della gara. Non posso andare avanti. Non pensavo di fermarmi lì, ero quarto nel Vendée Globe. Pensavo di riuscire a fare qualcosa su questa Vandea! Ho dato tutto quello che avevo. Ci ho messo molta passione ed energia, volevo farlo. L'avventura finisce qui. Mi dispiace per tutti. Tutti i miei partner mi hanno sostenuto fino alla fine. Tutto ciò mi dà un solo desiderio: andarmene di nuovo, essere lì tra quattro anni. È stata una grande esperienza, un'opportunità unica. Grazie mille a tutti voi per avermi permesso di realizzare questo bellissimo progetto con questa bellissima barca"

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