Editoriale / Denis Van Weynbergh, l'ultimo dei Mohicani?

© Olivier Blanchet / Alea

Il Vendée Globe 2024 è finito! Tutti i concorrenti sono tornati a casa, ma alcuni si stanno già preparando per il 2028. Denis Van Weynbergh, l'ultimo arrivato ma il primo belga nella storia a completare un Vendée Globe, è riuscito nel suo progetto guidato da un team al 100% amatoriale. Mentre tutte le edizioni precedenti hanno visto concorrenti dilettanti realizzare questo sogno, è molto probabile che Denis sia l'ultimo velista non professionista a completare un Vendée Globe.

Tutti sono tornati

Ecco, i 10 e edizione del Vendée Globe si è conclusa. Secondo le istruzioni di regata, note a tutti i concorrenti, il traguardo è stato tagliato alle 08:00 di venerdì 7 marzo. Nonostante la solidarietà del pubblico nei confronti del velista belga, gli organizzatori non hanno accolto le richieste di esenzione per consentire a Denis di finire in classifica. Lo stesso Denis non ha avanzato la richiesta, consapevole che la cosa più importante era chiudere il cerchio ed evitare sterili polemiche.

Si conclude così una bella edizione che ha dimostrato l'altissimo livello di affidabilità dell'intera flotta e che ha confermato, se ce ne fosse bisogno, che il futuro è dei foil.

La fine di un mondo

Ora l'attenzione è rivolta al 2028. Diversi progetti vincitori si stanno già allenando per la prossima edizione, che sarà selezionata in base ai punti e non al numero di chilometri percorsi dai concorrenti. Il processo di ottenimento del prezioso sesamo richiede quindi molta corsa, senza finire in fondo alla classifica.

È quindi improbabile che un profilo come quello di Denis, gestito con un budget ridotto e con uno staff amatoriale, possa tornare a competere nelle edizioni future.

I regatanti dilettanti hanno contribuito in larga misura a creare la magia del Vendée Globe e il pubblico si è sentito più vicino a questi velisti a livello umano. Denis chiude così l'ultimo capitolo di una storia meravigliosa. Speriamo che i velisti selezionati nel 2028 riescano a scrivere nuove pagine altrettanto emozionanti di quelle scritte dal 1989.

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