Dopo due tentativi nel 2008 e nel 2012, Jeremie Beyou ha appena terminato il suo terzo Vendée Globe lunedì 23 gennaio 2017 a 19 ore 40 minuti e 40 secondi. Gli ci sono voluti 78 giorni, 6 ore e 38 minuti. Nonostante tutti i problemi tecnici che ha incontrato, ha mostrato la sua resistenza e la sua combattività per completare il ciclo. Una bella prestazione per questo tre volte vincitore del Solitaire du Figaro (2005, 2011 e 2014), il cui percorso è stato segnato da molteplici difficoltà.
Sganciato poco dopo la partenza da due dei suoi piloti automatici, poi colpito da un guasto alle antenne della Flotta che lo ha privato dei suoi mezzi di comunicazione e quindi delle informazioni meteorologiche, Jérémie Beyou si è rapidamente immerso nelle sue risorse per mantenere il gruppo di testa.

Il guaio non si ferma qui: "Quando il mio gancio della randa si è rotto, mi sono quasi arreso. Era buio e pensavo di non poterlo riparare. Dopo, non so dove l'ho preso, ma sono riuscito a farlo. Ogni manovra pulita è una grande vittoria, bisogna accontentarsi di questo"
Il 27 dicembre 2016 ha arrotondato il suo primo Capo Horn, "Ho fatto molti giri del mondo, tra il Vendée Globe, il Trofeo Jules Verne e la Barcelona World Race, ogni volta che non sono riuscito a doppiare Capo Horn, quindi è il momento!

Le sue prime impressioni
È una cosa folle, è una corsa che va guadagnata, bisogna andare per ogni miglio, ogni metro, bisogna superare se stessi!
L'emozione è troppo intensa, è difficile descrivere quello che provo..
E' bello finire terzo, con tutti i problemi che ho avuto dalla seconda settimana... E' iniziata male, a volte ho messo la gara in attesa per risolvere i problemi, ma non mi sono arreso fino alla fine. Niente è gratis in questa gara, se non si ottiene nulla si finisce a terra
Mi è stato più facile quando Paul (Meilhat - SMA) se n'è andato, anche se mi dispiace per lui. Ma mi sono sentito più libero di scegliere le mie opzioni, più a mio agio e migliore nella mia gara dal momento in cui sono stato solo.

Questo Vendée Globe mi aiuterà nel modo in cui navigo, ho imparato ad essere paziente, che non è la mia qualità principale. A volte sono impazzito, ho preso a pugni la mia barca, ho pianto... ma se non vuoi arrenderti, ti prendi a calci da solo perché non hai scelta, sei da solo.
Il finale era delirante, ho virato la barca a 19/20 nodi con tutti i RIB dietro, mentre non avevo vento da diversi giorni, tutto il piede! Prima della linea, pensate solo alla linea!!! Finché non si incrocia, ci sono sempre possibili errori. Ma francamente, dopo 78 giorni, sono davvero tutt'uno con la barca e sono molto a mio agio nelle manovre.

Non so come farò a gestire questo terzo posto, avendo finito il mio Vendée Globe... Fa un po' paura, non vedo l'ora di vedere Armel e Alex, di dirgli "bravo", e di parlare con loro di tutto questo, come solo loro possono capire.
Voglio fare il prossimo Vendée Globe con una barca ancora migliore! Ovviamente un foiler e poiché le prossime barche andranno molto più veloci, dovranno essere ergonomiche e più comode nelle posizioni in cui si sta a lungo.