Edizione speciale / VHF portatile: cosa controllare prima della stagione per navigare in sicurezza

Prima di riprendere il mare, è essenziale effettuare un controllo completo del vostro VHF portatile. Questo dispositivo di sicurezza non si limita a un semplice pulsante di accensione/spegnimento: alimentazione, connettori, condizioni generali, conformità amministrativa... tutto deve essere controllato per garantire una comunicazione efficace in caso di necessità.

Tornare in mare in sicurezza: controllare il VHF portatile prima della stagione

Il VHF portatile è uno degli apparecchi di bordo più utilizzati dai diportisti, sia per comunicare con le altre imbarcazioni o con i servizi portuali, sia per allertare i servizi di emergenza in caso di necessità. Tuttavia, spesso viene trascurato, riposto fuori stagione in una borsa umida o in un baule, senza che venga controllato seriamente prima di riprendere la navigazione. Quando è il momento di riprendere il mare, ecco quali sono i punti da controllare e cosa prevede la normativa.

Apparecchiature regolamentate: CRR o licenza, da non trascurare

Innanzitutto, è importante ricordare che l'uso di un VHF portatile non è illimitato. Sulle vie navigabili interne o nelle acque territoriali francesi, può essere utilizzato senza un Certificato di Radiotelefonista Limitato (RRC), a condizione che l'apparecchiatura non consenta l'uso su canali internazionali o in alto mare.

Tuttavia, non appena il VHF viene equipaggiato con il sistema DSC o utilizzato al di fuori delle acque francesi, il CRR diventa obbligatorio. Questo certificato, rilasciato dall'ANFR (Agence nationale des fréquences), si ottiene dopo un esame che convalida le competenze minime necessarie per utilizzare correttamente un VHF. È inoltre obbligatorio possedere una licenza d'uso (e registrare la propria attrezzatura).

È quindi consigliabile che tutti i diportisti che navigano oltre le 6 miglia da un rifugio o che desiderano navigare all'estero abbiano un CRR aggiornato e che si assicurino che il loro VHF sia registrato presso l'ANFR con un numero MMSI valido se dotato di DSC.

Ispezione fisica: corrosione, connettori, antenna integrata

La prima cosa da controllare sono le condizioni fisiche dell'apparecchio. Un VHF portatile che è rimasto inutilizzato per diversi mesi può presentare segni di ossidazione sulle manopole, sui connettori o sull'antenna (anche se è incorporata). Un'ispezione visiva può identificare la corrosione (macchie verdastre, tasti duri o inceppati) e trattarla prima che comprometta il funzionamento.

Si consiglia di pulire regolarmente il VHF con un panno morbido e asciutto, prestando particolare attenzione alle parti mobili, e di conservare l'apparecchio in una borsa impermeabile o protetta per limitare gli schizzi di sale.

Stato della batteria: controllare in anticipo

Il controllo del livello di carica è fondamentale: un VHF portatile viene spesso utilizzato quando tutto il resto fallisce. È necessario assicurarsi che la batteria sia carica e che il caricabatterie funzioni correttamente. Alcuni modelli offrono un indicatore di ciclo o di carica completa. Una batteria di riserva è altamente raccomandata, soprattutto in caso di crociere oceaniche o di viaggi zaino in spalla.

Il test di carica deve essere effettuato alcune ore prima della partenza e l'autonomia registrata deve essere compatibile con il programma di navigazione.

Controllo delle perdite e degli accessori

Anche se il VHF è certificato IPX7 o IPX8, è necessario ispezionare le condizioni delle guarnizioni, delle prese per gli accessori e delle coperture in gomma. Una guarnizione deformata, un coperchio mal chiuso o un connettore ossidato possono rendere l'apparecchio vulnerabile all'acqua. Non esitate a sostituire i componenti dubbi, in particolare i tappi di tenuta dei jack.

Prove pratiche: emettere e ricevere

Infine, è possibile effettuare una prova di trasmissione reale per verificare la modulazione del dispositivo. Si può effettuare con una seconda imbarcazione o chiamando un semaforo o un porto vicino, utilizzando un canale autorizzato (non il canale 16!). L'obiettivo è verificare la portata, la chiarezza della voce e la corretta attivazione del segnale acustico. Se non si ottiene risposta a più chiamate o se il suono sembra alterato, si deve sospettare un microfono debole o un difetto di ricezione.

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