Da diverse settimane gli attori della Confederazione del Nautismo e dello Yachting - rappresentanti delle industrie nautiche, dei porti turistici, degli sport acquatici e dei diportisti - lavorano per il ritorno in mare dei diportisti.
Questa missione era stata affidata alla Federazione Francese delle Marine, che doveva redigere una carta delle migliori pratiche per garantire che questo ritorno avvenisse nelle migliori condizioni possibili. Da questo giovedì 7 maggio 2020 e dal piano di deconfinamento presentato da Édouard Philippe, è ormai un dato di fatto che i diportisti potranno tornare a navigare... Nel rispetto delle regole di deconfinamento, naturalmente.
Viaggio consentito entro un limite massimo di 100 km
Se ci si può muovere di nuovo liberamente, si deve rispettare una distanza massima di 100 km (in linea d'aria) da casa propria, a meno che non vi siano motivi impellenti per farlo. I diportisti che non appartengono a questa categoria potranno tornare alle loro imbarcazioni solo se vivono a meno di 100 km dal loro porto di origine. Amici parigini, dovrete quindi aspettare ancora un po'.

In conformità con la guida alle buone pratiche
Una guida alle migliori pratiche di sicurezza per i diportisti sarà fornita dagli uffici del capitano. Le regole dovranno essere rispettate affinché questo ritorno al mare avvenga nel rispetto delle norme sanitarie.
Le capitanerie di porto e i porticcioli saranno dotati di dispositivi di protezione (schermi trasparenti, maschere, disinfettanti ad accesso libero, contrassegni sul pavimento, disinfezione regolare delle aree comuni e dei servizi igienici, ecc. I diportisti dovranno anche rispettare alcune buone pratiche, come le seguenti:
- Operazioni di disinfezione
- Lavarsi le mani prima e dopo la manipolazione di oggetti condivisi
- Distanziamento sociale
- Nessun raggruppamento e quindi niente più bevute sul pontone
- Prendere un appuntamento per telefono

Un recupero senza intoppi
Le Federazioni incoraggiano fortemente i diportisti ad essere ragionevolmente deconfinati. In effetti, anche le barche sono rimaste in isolamento e dovranno essere ben preparate per un recupero sicuro. Così come i diportisti, che potrebbero essere stati privati dell'attività fisica e che non dovrebbero sopravvalutare le loro capacità.
E le spiagge e i centri nautici?
"Le spiagge e i sentieri costieri saranno riportati in vita. Le basi nautiche e veliche troveranno il loro spazio di libertà e di svago. Saluto la risposta del Governo alle nostre richieste e la mobilitazione dei cittadini che l'ha resa possibile. Questa fiducia riposta nei sindaci e nei professionisti delle nostre basi nautiche e dei nostri porticcioli ci obbliga. Insieme ai Prefetti, potremo metterci subito al lavoro sulla base dei protocolli e delle carte degli impegni inviati ai ministères" spiega Michaël QUERNEZ, Presidente dell'APPB, Associazione delle Marine della Bretagna.
Tuttavia, nel piano di deconfinamento annunciato dal Primo Ministro, nel periodo dall'11 maggio al 1° maggio 2009, il governo del Canada ha annunciato un piano di deconfinamento delle istituzioni finanziarie del Paese er a giugno saranno i prefetti - su richiesta dei sindaci - ad aprire le spiagge e i centri nautici.
Vi terremo quindi informati sugli sviluppi della situazione fino al 2 e fase del piano di deconfinamento il 2 giugno.