Yvan Bourgnon attacca il passaggio a nord-ovest su una barca a vela non abitabile


Nel gennaio 2016, Yvan Bourgnon ci ha rilasciato un'intervista per presentarci la sua nuova sfida: il Northwest Passage by sport catamarano. In un anno, il progetto è diventato realtà e ora sappiamo un po' di più su questa nuova avventura.

Yvan Bourgnon, velista-avventuriero franco-svizzero si sta preparando per una nuova avventura a bordo del suo catamarano sportivo non abitabile. Dopo la sua circumnavigazione del mondo, si è posto una nuova sfida: il Bimedia Challenge, che consisterà nell'attraversare il Passaggio a Nord-Ovest tra l'Alaska e la Groenlandia su un catamarano sportivo in solitaria, senza cabina né assistenza. Il diportista approfitterà della sua sfida per sensibilizzare l'opinione pubblica sugli effetti del riscaldamento globale e testimoniare la presenza di molteplici rifiuti oceanici.

Un viaggio attraverso il ghiaccio

A metà giugno, Yvan Bourgnon partirà dallo Stretto di Bering per una veleggiata in solitaria di 7.500 km ad alto rischio. Lui, che aveva previsto di essere accompagnato da un compagno di squadra, sarà finalmente da solo sul suo catamarano inabitabile. Per due mesi navigherà dal Pacifico all'Atlantico, passando per il nord canadese in mezzo al ghiaccio. Da Nome (Alaska) a Ingsugtusok (Groenlandia), attraverserà il Mare di Beaufort, l'Oceano Artico e il Mare di Baffin.

Il Northwest Passage è il passaggio marittimo settentrionale che collega l'Oceano Atlantico all'Oceano Pacifico attraverso le isole artiche dell'estremo nord del Canada. Inaccessibile solo pochi anni fa, ora può essere attraversato a causa del riscaldamento globale.

Un corso ad alto rischio

Yvan Bourgnon dovrà affrontare il freddo (tra -10° e +5°) e gli iceberg (fino a 40 m di altezza). "Dovremo affrontare il freddo, ma anche i capovolgimenti. Con un catamarano sportivo, c'è il rischio di capovolgersi e allora ci troveremmo in una situazione critica, perché l'acqua è ghiacciata" spiega il navigatore. Il raffreddamento prematuro potrebbe anche causare il blocco della sua barca, come ad esempio ce lo ha spiegato lo scorso gennaio . "Sébastien Roubinet, un avventuriero che ha fatto il Passaggio a Nord-Ovest nel 2007, è stato rinchiuso in alcuni luoghi" dice Yvan. Dovrà anche tenere una guardia permanente per evitare il rischio di collisione con il ghiaccio e il pack di ghiaccio.

Lo skipper dovrà anche fare attenzione agli orsi, attratti dal profumo dell'uomo e resi aggressivi dal riscaldamento globale, sapendo che nuotano a più di 10 km all'ora. Questo pericolo è onnipresente, tanto più che Yvan non avrà alcun riparo a bordo della sua barca e nessun motore per fuggire in caso di attacco.

"L'esperienza del mio giro del mondo mi permette di fare un salto di qualità in termini di difficoltà. I tempi per fare tutto il Passaggio in una stagione sono stretti, quindi dovrò raddoppiare i miei sforzi per provare a navigare per due mesi senza praticamente fermarmi. Inoltre, la zona è relativamente poco mappata, soprattutto per le secche, il che significa che dovrò navigare con un'ispezione visiva permanente. Ho rinforzato le prue della barca con il kevlar per poter toccare il ghiaccio" dice Yvan.

Un catamarano sportivo per una montatura

E' ancora una volta a bordo di "Ma Louloute" che Yvan Bourgnon farà la sua traversata. 6,30 m di lunghezza e 4 m di larghezza sono le dimensioni ridotte di un catamarano sportivo che non sarà adatto a questa navigazione polare. "Lasceremo la barca così com'è. Metteremo una tela sopra le panchine, per mantenere il calore, in modo che sia come una specie di tenda" ci aveva spiegato il navigatore.

Una sfida a portare messaggi

Attraverso questa Bimedia Challenge, Yvan Bourgnon porterà due messaggi. Il primo è lo stesso dal 2010 e la sua prima traversata in catamarano sportivo. Vuole tornare ai fondamenti del suo sport navigando su un'imbarcazione non abitabile e non motorizzata, avanzando con la sola forza del vento e utilizzando la sua intuizione e il suo senso del mare.

Il secondo sarà quello di testimoniare le conseguenze del cambiamento climatico e dell'inquinamento degli oceani. Questa sarà un'altra opportunità per sensibilizzare l'opinione pubblica sugli effetti del riscaldamento globale e per allertare l'opinione pubblica sulla presenza di molteplici rifiuti oceanici, a livello globale.

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