Fogli IMOCA di vecchia generazione? Questo è il progetto presentatoci da Jeff Pellet, candidato all'avvio del prossimo Vendée Globe. Secondo l'opinione di questo artista possiamo vedere che la sua barca avrà anche una prua rovesciata (la prima su un IMOCA!), una china e stabilizzatori sui timoni... Una sorpresa su questa barca costruita nel 1997 dalla CNB per Giovanni Soldini (ha iniziato a regatare con il nome di Fila).
Ma cosa è passato per la mente di Jeff Pellet per entrare in questo lavoro e modificare la barca in profondità?
Jeff Pellet: "Vi assicuro che non investiremo soldi e tempo in questi cambiamenti. È un trompe l'oeil per decorare la barca. Il mio progetto ha molti partner, ma non grandi. Di conseguenza, la barca non ha un logo enorme. Così posso decorarla come mi pare e strizzare l'occhio a progetti più ambiziosi dei miei. Come con questa vecchia barca non gioco per la vittoria, vorrei aggiungere un tocco di umorismo e mostrare l'immagine di una bella Vandea"

Il progetto Come In Vendée di Jeff Pellet non è un progetto come gli altri. Questo marinaio marinaio ha sempre voluto correre questa mitica regata. All'epoca, aveva il desiderio di esibirsi. Ma oggi, al culmine del suo 45° compleanno, non avendo trovato il giusto sostegno, si rende conto che la Vandea 2016 sarà la sua ultima possibilità.
Così è salito sulla sua moto e si è messo in viaggio attraverso la campagna intorno a Les Sables per riunire 500 soci, tutti della Vandea. Dopo una lunga fase di avvio (iniziata nel luglio 2014), l'effetto del flusso di neve comincia a funzionare. D'ora in poi saranno i partner stessi a fungere da ambasciatori e a portare i nuovi ingressi.
"Come In Vendée" è un progetto equo. Non c'è un partner piccolo o grande. Il biglietto d'ingresso è uguale per tutti. E alla fine, 500 nomi decoreranno lo scafo della mia barca, tutti scritti con lo stesso carattere, le stesse dimensioni" Non contenti di accompagnare il corridore in giro per il mondo, i partner, tutti della regione Vandea, sfregare le spalle come in un club. Jeff Pellet offre una vera e propria rete commerciale.
Oggi ha già raccolto 350 partner (ne mancano 150), ma sta avendo successo. "In questo momento si tratta più che altro di gestire il flusso di cassa, perché sto iniziando a sostenere delle spese" La barca è già stata acquistata e trasportata a Le Sables. Non resta che sottoporla ad una prova di misurazione (raddrizzamento a 90°) prima di partire per qualificare lo skipper. "Non so ancora se parteciperò alla gara transatlantica New-York-Les Sables o alla Transat. Oggi la barca è in costruzione e il varo è previsto per il 20 marzo 2016"