Calypso rischi di sequestro e vendita

Niente va meglio tra i cantieri Piriou e il team Cousteau, proprietario di Calypso. Poiché il cantiere non aveva alcuna notizia della fondazione, ha deciso di esprimere pubblicamente la sua intenzione di avviare una procedura di sequestro-vendita entro il termine fissato dalla Corte d'appello di Rennes il 12 marzo.

Calypso, l'ex dragamine, trasformata nella nave oceanografica del Comandante Cousteau, stagnando nel cantiere Piriou dal 2009. Arrivo a Concarneau a subire una ristrutturazione completa nel 2007, un disaccordo tra il sito e l'associazione Cousteau ha causato l'interruzione dei lavori nel 2009. Inviato in tribunale, poi in attesa di appello, Rennes si è pronunciato a favore dei cantieri Piriou.

Il team di Cousteau deve pagare un debito di circa 300.000 euro, ma anche per rimuovere la nave. La data di entrata in vigore doveva essere anteriore al 9 febbraio, ma è stata rinviata al 12 marzo. In assenza di una proposta e di un'azione da parte dell'associazione, i cantieri Piriou avvieranno il prossimo 13 marzo un processo di sequestro e vendita.

In un comunicato stampa, il cantiere navale ha spiegato di non aver ricevuto alcuna proposta su ciò che la fondazione intendeva fare con la barca e su come avrebbe estinto i suoi debiti. Pascal Piriou, il direttore del sito, ha quindi annunciato "la Faremo valere con fermezza i nostri diritti in questa triste vicenda, in particolare per farci pagare le somme dovute e fare in modo che l'imbarcazione venga ritirata dai nostri locali. In assenza di una proposta ufficiale chiara, precisa e credibile della Fondazione Cousteau sulla rimozione della nave e sul pagamento del suo debito, il 13 marzo inizieremo una procedura per il sequestro e la vendita della nave"

Il team di Cousteau ha pubblicato un messaggio sulla sua pagina Facebook, in cui si afferma che "lavorare instancabilmente per trovare una soluzione" e considerando "per chiedere donazioni"

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