Un marinaio impegnato in mare
Nota al grande pubblico fin dalla sua partecipazione al Vendée Globe del 1996, Catherine Chabaud rimane la prima donna a completare una circumnavigazione del globo in solitaria senza scalo. Formatasi come giornalista, si è poi dedicata alla mediazione marittima e politica, prima di entrare nel Parlamento europeo.
Eletta europarlamentare nel 2019 nella lista Renaissance per il MoDem, è rimasta in carica fino al 2024, specializzandosi in questioni relative agli oceani, al clima e alla governance marittima europea. Il suo lavoro si è concentrato in particolare sulla transizione energetica, sulla protezione degli ecosistemi marini e sul riconoscimento del ruolo degli oceani nella regolamentazione del clima.
Una figura di spicco del mondo marittimo a capo del ministero
La sua nomina arriva in un momento in cui le sfide che l'industria marittima francese deve affrontare sono di grande importanza:
- l'impiego di energie rinnovabili marine,
- sviluppo di un'industria navale e marina a basse emissioni di carbonio,
- adattare i porti e le infrastrutture costiere ai cambiamenti climatici,
- la regolamentazione del trasporto marittimo e il sostegno all'industria della pesca.
Catherine Chabaud ha già espresso in diverse occasioni il desiderio di vedere convergere la politica marittima e la transizione ecologica, insistendo sulla necessità di un "modello economico per il mare basato sulla sostenibilità e sull'innovazione".
Una voce riconosciuta nei circoli marittimi
Membro dell'Académie de Marine e vicepresidente dell'Institut Français de la Mer, ha contribuito a riunire ambienti scientifici, economici e istituzionali attorno alla stessa visione: quella del mare come bene comune.
Il suo background atipico, che combina giornalismo, vela e politica europea, gli conferisce una legittimità riconosciuta dalla comunità marittima. La creazione o il mantenimento del portafoglio del mare è stato spesso un segnale per il settore. In un contesto di pressione normativa europea, di accelerazione della transizione energetica e di necessità di coordinamento intersettoriale (pesca, difesa, nautica, trasporti, ambiente), le aspettative saranno elevate.
Velista diventata parlamentare, Catherine Chabaud incarna un approccio alle questioni marittime che è allo stesso tempo esperto e impegnato. La sua nomina a capo del Ministero del Mare segna il ritorno simbolico di una personalità del mondo nautico al centro del processo decisionale politico. Resta da vedere come questa esperienza si tradurrà in politiche concrete per il mare e per coloro che lo abitano.