Un inizio turbolento

Il cannone di partenza ha suonato a Les Sables-d'Olonne domenica 21 settembre, lanciando i 90 velisti in solitario verso La Palma, alle Canarie. Ma fin dall'inizio c'è stata tensione perché Gabriel Bouan (963) e Sophie Delannoy (917) si sono scontrati durante la procedura di partenza.

Il risultato è stato una partenza interrotta della regata, una prua gravemente danneggiata e un rientro forzato in porto per lo skipper di Pellipop - PSE: per il sorriso di un bambino. È un duro colpo, perché come per tutti i ministeri, questa partenza rappresenta il culmine di diversi anni di lavoro.

Una notte insonne per salvare una partenza

Mentre Sophie Delannoy è riuscita a ripartire alle 18.30, la situazione di Gabriel sembrava più compromessa. Ma Victor Brodeur, costruttore di barche composite del cantiere SKAW, e Anne-Gaëlle Gourdin, che ha corso l'ultimo Mini, non si sono fatti pregare. Senza esitare, si sono messi al lavoro alle 17.00, impiegando quasi 24 ore di lavoro ininterrotto con appena 30 minuti di sonno.

Taglio delle parti laminate delaminate, ricostruzione del crash box, riattrezzatura, laminazione e infine uno strato di gelcoat per garantire l'impermeabilità: una vera e propria operazione di commando, portata a termine con la massima rapidità affinché la barca potesse tornare in acqua in tempo.

Convalida e ritorno alla gara

Alle 20.00 di lunedì sera, la Direzione di Regata ha dato il via libera. Gabriel ha quindi lasciato nuovamente il porto di Les Sables-d'Olonne, diretto al waypoint a sud di Les Glénans. Anche se ha perso ore preziose alla partenza, questo non influirà in alcun modo sulla sua classifica, poiché la prima tappa è stata neutralizzata dall'arrivo dell'uragano Gabriele.

Lo spirito Mini, più forte dei problemi

Questa storia illustra perfettamente ciò che rende la Mini Transat così speciale: una comunità affiatata in cui la competizione non è un ostacolo alla solidarietà. L'aiuto reciproco e l'intraprendenza fanno parte del DNA di questa gara unica. Per Gabriel Bouan, questa partenza ritardata rimarrà senza dubbio un ricordo fondamentale, un misto di ansia, gratitudine e determinazione.