D+10 Vendée Globe 2024, a che punto sono i velisti? accelerazioni, Doldrum e Atlantico del Sud

© Sam Davies #VG2024

Negli ultimi tre giorni, il Vendée Globe 2024 è stato caratterizzato da accelerazioni fulminee, dalle sfide dei Doldrum e dalla conquista del comando da parte di Thomas Ruyant. Ripercorriamo i momenti salienti e le strategie degli skipper.

Accelerazione verso il declino

Martedì 19 novembre, dopo giorni di navigazione lenta, gli skipper sono tornati a velocità elevate, superando i 20 nodi grazie al ristabilimento degli alisei a sud di Capo Verde. Questa accelerazione ha permesso alla flotta di avanzare rapidamente verso i temuti Doldrum, una zona di convergenza intertropicale nota per la sua instabilità meteorologica. Il gruppo di testa, che era distribuito lateralmente per oltre 300 miglia, si è raggruppato attorno a un unico asse situato tra i 20 e i 25 gradi ovest.

Jean Le Cam (Tout Commence en Finist?re âeuros Armor-lux), all'altro capo della zona di regata dopo aver optato per una rotta verso est, sta gi beneficiando degli alisei e sta cercando di avanzare il pi? possibile verso ovest. È stato più bravo degli altri concorrenti a negoziare le zone di aria leggera che bloccavano il percorso dei velisti.

© Jean Le Cam #VG2024
jean Le Cam #VG2024

Velocità record e ingresso nei Doldrum

Dopo Nicolas Lunven (Holcim-PRB) il 13 novembre, mercoledì 20 novembre Yoann Richomme (Paprec Arkea) ha stabilito un nuovo record in solitario per monoscafo, percorrendo 551,84 miglia in 24 ore a una velocità media di 22,9 nodi. A questa performance ha fatto seguito l'ingresso nei Doldrum, dove gli skipper hanno dovuto affrontare condizioni meteo imprevedibili, tra cui violenti temporali e venti variabili. Sam Goodchild (Vulnerable) è stato il primo a essere fermato, rapidamente raggiunto dai suoi avversari, Sam Goodchild, Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme, Nicolas Lunven e Thomas Ruyant, distribuiti su 170 miglia laterali.

I Doldrum, sebbene molto attivi, non dovrebbero durare più di 24 ore, consentendo ai naviganti di trovare un moderato flusso d'aria da SE'ly che li accompagni nell'Atlantico meridionale.

© Nicolas Lunven #VG2024
nicolas Lunven #VG2024

Il ritorno strategico di Thomas Ruyant

Giovedì 21 novembre, Thomas Ruyant (Vulnerable) ha preso il comando della regata grazie a una posizione più a ovest, che gli ha permesso di beneficiare di venti più favorevoli nei Doldrum. Questa strategia gli ha permesso di superare i suoi diretti avversari, in particolare Sam Goodchild (Vulnerable) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), e di uscire per primo da questa zona complessa. Denis Van Weynbergh (D'Ieteren Group, 37°) deve ancora aspettare un giorno prima di raggiungere i Doldrum, poiché si trova a più di 500 miglia dalla testa della gara. Pip Hare (Medallia) ha ridotto il suo deficit da 250 a 81 miglia, riposizionandosi in modo favorevole per il resto della gara. Mentre i primi si preparano ad attraversare l'equatore, segnando il loro ingresso nell'emisfero meridionale, un passaggio simbolico della gara, l'altra metà deve ancora superare la zona di instabilità.

© Clarisse Crémer #VG2024
clarisse Crémer #VG2024

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