Accelerazione verso il declino
Martedì 19 novembre, dopo giorni di navigazione lenta, gli skipper sono tornati a velocità elevate, superando i 20 nodi grazie al ristabilimento degli alisei a sud di Capo Verde. Questa accelerazione ha permesso alla flotta di avanzare rapidamente verso i temuti Doldrum, una zona di convergenza intertropicale nota per la sua instabilità meteorologica. Il gruppo di testa, che era distribuito lateralmente per oltre 300 miglia, si è raggruppato attorno a un unico asse situato tra i 20 e i 25 gradi ovest.
Jean Le Cam (Tout Commence en Finist?re âeuros Armor-lux), all'altro capo della zona di regata dopo aver optato per una rotta verso est, sta gi beneficiando degli alisei e sta cercando di avanzare il pi? possibile verso ovest. È stato più bravo degli altri concorrenti a negoziare le zone di aria leggera che bloccavano il percorso dei velisti.
Velocità record e ingresso nei Doldrum
Dopo Nicolas Lunven (Holcim-PRB) il 13 novembre, mercoledì 20 novembre Yoann Richomme (Paprec Arkea) ha stabilito un nuovo record in solitario per monoscafo, percorrendo 551,84 miglia in 24 ore a una velocità media di 22,9 nodi. A questa performance ha fatto seguito l'ingresso nei Doldrum, dove gli skipper hanno dovuto affrontare condizioni meteo imprevedibili, tra cui violenti temporali e venti variabili. Sam Goodchild (Vulnerable) è stato il primo a essere fermato, rapidamente raggiunto dai suoi avversari, Sam Goodchild, Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance), Yoann Richomme, Nicolas Lunven e Thomas Ruyant, distribuiti su 170 miglia laterali.
I Doldrum, sebbene molto attivi, non dovrebbero durare più di 24 ore, consentendo ai naviganti di trovare un moderato flusso d'aria da SE'ly che li accompagni nell'Atlantico meridionale.
Il ritorno strategico di Thomas Ruyant
Giovedì 21 novembre, Thomas Ruyant (Vulnerable) ha preso il comando della regata grazie a una posizione più a ovest, che gli ha permesso di beneficiare di venti più favorevoli nei Doldrum. Questa strategia gli ha permesso di superare i suoi diretti avversari, in particolare Sam Goodchild (Vulnerable) e Sébastien Simon (Groupe Dubreuil), e di uscire per primo da questa zona complessa. Denis Van Weynbergh (D'Ieteren Group, 37°) deve ancora aspettare un giorno prima di raggiungere i Doldrum, poiché si trova a più di 500 miglia dalla testa della gara. Pip Hare (Medallia) ha ridotto il suo deficit da 250 a 81 miglia, riposizionandosi in modo favorevole per il resto della gara. Mentre i primi si preparano ad attraversare l'equatore, segnando il loro ingresso nell'emisfero meridionale, un passaggio simbolico della gara, l'altra metà deve ancora superare la zona di instabilità.