La Oleo Sponge è stata sviluppata da scienziati del Laboratorio Nazionale di Argonne (Dipartimento degli Interni degli Stati Uniti). Questa nuova schiuma assorbe facilmente l'olio dall'acqua, è riutilizzabile e non solo rimuove le sostanze oleose dalla superficie, ma anche dalle profondità. Questo è un bel passo avanti quando sappiamo che dopo una fuoriuscita di petrolio in mare, anche se la superficie appare pulita, si possono ancora trovare chiazze subacquee.

C'erano già molecole in grado di assorbire il petrolio, ma nessuna in grado di trattenerle nella stessa struttura. Gli scienziati americani hanno lavorato per la prima volta con la schiuma di poliuretano - lo stesso tipo che si trova nei cuscini dei mobili o nell'isolamento della casa. Questa schiuma ha molte crepe con una superficie sufficiente a catturare l'olio. Tuttavia, gli scienziati hanno dovuto lavorare sulla chimica di superficie per tenere saldamente in posizione le molecole di olio, come un magnete.

Per fare questo, hanno usato una tecnica chiamata Sintesi di Infiltrazione Sequenziale (SIS), per infondere atomi di ossido metallico nelle nanostrutture della spugna. Questo sottile strato di prodotto distribuito sulle superfici interne della schiuma agisce come una colla magnetica per trattenere l'olio.
Così è nata la Spugna Oleo, un blocco di schiuma in grado di assorbire 90 volte il suo peso in olio in acqua. Sembra più una specie di mocio, può essere strizzato per recuperare l'olio, ed è riutilizzabile.

I test sono stati condotti a Ohmsett, un istituto di ricerca nel New Jersey che ha un gigantesco bacino d'acqua di mare. La Oleo Sponge è stata in grado di recuperare gasolio e petrolio greggio sia dalla superficie che dall'acqua.
"Il materiale è estremamente robusto. Abbiamo fatto centinaia di test, girandolo ogni volta, e non è stato ancora danneggiato" spiega Seth Darling, uno degli inventori della Spugna Oleo.

La Spugna Oleo potrebbe essere utilizzata anche per pulire i porti, dove il gasolio e il petrolio tendono ad accumularsi a causa del traffico marittimo. Nel frattempo, il team dedicato continua a sviluppare il suo prodotto, che potrebbe essere adatto ad altri tipi di pulizia, oltre alle chiazze d'olio, grazie all'aggiunta di una molecola.
Il team sta cercando attivamente di commercializzare le attrezzature e sta aspettando partner che possano aiutarli ad andare avanti. Ecco l'indirizzo e-mail per contattare il team di ricerca: partners@anl.gov .
Crediti fotografici: Laboratorio Nazionale Mark Lopez/Argonne