Mini Transat 2025: una serie di inconvenienti e un duello per la leadership

© Vincent Olivaud

La seconda tappa della Mini Transat 2025 di La Boulangère, partita da La Palma il 26 ottobre, offre una traversata atlantica ricca di suspense, con un susseguirsi di incidenti e battaglie al vertice. Dopo oltre dieci giorni di navigazione, i primi navigatori in solitario sono attesi a Guadalupa il 7 novembre, mentre diversi velisti stanno ancora lottando per rimanere in gara.

Antoine de Malleray, un lungo viaggio di sventura

Non si risparmia nulla per Antoine de Malleray (950 âeuros Emmeraude Voile Solidaire). Dopo una prima sosta forzata a Mindelo, a Capo Verde, lo scorso fine settimana, a causa di un problema elettrico, lo skipper pensava di aver ripreso la rotta. Tuttavia, c'è stata una nuova battuta d'arresto: una partenza irregolare ha causato gravi danni, in particolare alle batterie e a un guasto alla connessione GPS. Tornato a Mindelo da ieri, spera di poter ripartire al più tardi entro le 3:20 di questa notte (ora francese) per rimanere ufficialmente in gara. In caso contrario, tornerà in Guadalupa in un viaggio di consegna, con la stessa determinazione.

Si unisce a Uros Krasevac (759 âeuros Ashika II), ancora in attesa di un problema al pilota automatico. Anche Thimothée Villain-Amirat (756 âeuros Speedy Maltese), che era già partito, ha approfittato della sua sosta tecnica per dare una mano ai suoi compagni, in un bello spirito di solidarietà tipico dei Mini.

Thiemo Huuk è stato smantellato ma non sconfitto

Un altro scenario straordinario: Thiemo Huuk (â'¬1003 Europe) ha perso ieri il suo albero. Lo skipper German Frers, ora in regime di jury rig, è stato assistito da una barca d'appoggio per mettere in sicurezza l'attrezzatura. Sta comunque continuando la sua traversata verso la Guadalupa, a più di 4 nodi. Le condizioni sono difficili - mare al traverso, 20 nodi di vento - ma conta di poter spiegare una vela più grande nel corso della giornata. Pensa di avere ancora 16-20 giorni di mare, con abbastanza cibo a bordo per farcela. Una lezione di resilienza.

Benoît Marie di nuovo in movimento, Bourgnon in agguato

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In testa alla flotta Proto, Benoît Marie (1067 Nicomatic â?¬ Petit Bateau) ha superato le conseguenze del problema tecnico che lo aveva rallentato alla fine della scorsa settimana. Nelle ultime 24 ore ha raggiunto una velocità media di 14,4 nodi, percorrendo nello stesso tempo 348 miglia. Un dato impressionante a questo punto della traversata.

Dietro di lui, Mathis Bourgnon (934 âeuro Assomast) non molla e si trova a 43 miglia di distanza, ancora aggrappato allo specchio di poppa. I due skipper sono impegnati in una manovra senza respiro, a oltre 800 miglia dall'arrivo a Saint-François, in Guadalupa.

In questo duello ad alta quota, ogni miglio, ogni strambata e ogni regolazione contano. E mentre Benoît Marie sembra aver ripreso il sopravvento, la volata finale promette di essere intensa fino alla costa caraibica.

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