Gitana 18, atteso in acqua nell'autunno del 2025, segna una nuova tappa nella storia dei maxi-scafi dedicati al volo. Ma al di là del suo progetto architettonico, è un forte approccio estetico ad attirare l'attenzione: una monumentale opera pittorica apposta su tutte le sue superfici esterne.
Un approccio artistico integrato nel programma della nave
Quasi 2.000 m2 di superficie pittorica sono stati affidati ai fratelli Quistrebert, figure della scena contemporanea francese, per tradurre visivamente l'identità di Gitana 18. Ispirato ai volti simbolici, questo affresco puntinista in bianco e nero combina un approccio quasi astratto con le sfide tecniche di uno yacht volante.

I vincoli di peso, resistenza ai raggi UV e durata hanno dettato la scelta dei pigmenti e delle tecniche, realizzate da specialisti in pittura tecnica navale. Si tratta di un approccio paragonabile a quello del marouflage, adattato ai vincoli delle regate oceaniche.
L'opera come protezione simbolica dell'identità
Riprendendo le vele della Gitana 17 disegnata da Cleon Peterson, la nuova decorazione incorpora un significato forte: un'onda in espansione da cui emergono cinque volti. Questi profili, che rappresentano Ariane de Rothschild e le sue figlie, conferiscono alla barca una dimensione totemica, persino protettiva, proseguendo l'impegno artistico iniziato con il Palais de Tokyo.

Implementazione adattata ai vincoli del volo dei multiscafi
Jean-Baptiste Epron, noto grafico nel mondo delle regate oceaniche, ha tradotto il lavoro pittorico di Quistrebert e lo ha integrato negli scafi e nelle vele. È stato necessario tenere conto delle forme complesse, delle deformazioni dinamiche sotto vela e della costante esposizione agli elementi.
Gli Atelier d'Olivier, Decosail e Atelier-sur-Mer hanno eseguito le varie fasi di applicazione ai diversi supporti, in un processo coordinato con i team tecnici del Gitana Team. Ogni pannello è stato controllato, testato e convalidato prima dell'installazione.

Arte e tecnologia: la stessa richiesta di precisione
La decorazione di Gitana 18 è molto più di una semplice livrea. Illustra la convergenza di due mondi altamente tecnici: l'arte contemporanea e il design navale. Il puntinismo delle facce, giocato su gradazioni di punti, si adatta alla struttura composita del multiscafo e alla sua pelle in carbonio.
L'estetica diventa quindi parte integrante delle prestazioni complessive: leggibilità in mare, riconoscimento immediato, ma anche effetto visivo di velocità e protezione della superficie.

Verso una cultura della vela come mezzo di espressione
Questo nuovo progetto conferma una tendenza più ampia: le barche da corsa stanno diventando veicoli di creazione artistica, in un'ottica di mediazione culturale. La collaborazione con il Palais de Tokyo si inserisce in questa tendenza a diffondere l'arte contemporanea al di fuori delle mura, su supporti mobili e pubblici che attraversano i mari.

In quest'ottica, Gitana 18 è tanto uno yacht da regata quanto un manifesto grafico galleggiante.