Per più di un decennio, le coste dei Caraibi hanno dovuto affrontare un fenomeno tanto spettacolare quanto preoccupante: l'arrivo massiccio del sargassum. Nel 2025, le autorità stanno potenziando il loro arsenale.
Una strategia incentrata sul mare

Il terzo Piano nazionale dei Sargassi, annunciato durante la riunione del Comitato interministeriale marittimo a Saint-Nazaire il 26 maggio 2025, pone l'accento sulla raccolta in mare. Questo metodo è considerato più efficace per limitare le conseguenze sulla salute associate ai gas emessi quando le alghe si decompongono sulla terraferma.
Frédérick Voyer, direttore del GIP Sargasses Martinique, sottolinea l'importanza di intervenire prima che una nave si incagli La raccolta offshore evita gli odori molesti e i problemi di accessibilità associati alle aree costiere talvolta isolate"1406"1663"1408"1701"1661"1703"1518"1782"1661"1784"
Logistica marittima specifica

Dal 2023 è in vigore un sistema di recupero marittimo. Esso mobilita :
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Tre navi specializzate chiamate sargatori attrezzati con gru,
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Una dozzina di pescatori locali sono a disposizione per fornire supporto,
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Barre filtranti per intrappolare le alghe,
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Sulla terraferma, i cumuli di sargassum in decomposizione rilasciano idrogeno solforato e ammoniaca, gas tossici per l'uomo. I residenti locali subiscono anche gli effetti olfattivi e il disturbo visivo. La strategia marittima mira quindi a ridurre questi impatti intercettando le alghe prima che si arenino.
Maggiori ambizioni ma risorse ancora limitate
Per il momento, solo due comuni - Le Robert e Le François - raccolgono le acque reflue in mare. Con l'annuncio del Plan Sargasse 3, gli attori locali sperano in un maggiore sostegno da parte del governo. "2330", dice Frédérick Voyer.
Mentre il 2025 si preannuncia già come un anno record per gli spiaggiamenti, la capacità attuale potrebbe non essere sufficiente per arginare il fenomeno sulla scala della Martinica o della Guadalupa.
Con le proiezioni che indicano un aumento degli spiaggiamenti nei prossimi anni, la raccolta dei rifiuti in mare sembra essere una soluzione pragmatica e preventiva. Ciò che resta da fare è creare una rete sostenibile di trattamento o recupero a terra per trasformare questo vincolo ecologico in una potenziale risorsa. Il successo del Piano Sargasse 3 dipenderà dalla nostra capacità collettiva di compiere questo passo strategico.

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