lanciato nel 2002 con lo Swan 45, il cantiere ha introdotto le regate one-design, il circuito One design riservato al ClubSwan. Oggi il circuito propone delle gare su ClubSwan 36 (un monotipo con aliscafi) e ClubSwan 50. Il circuito funziona molto bene con un campionato mondiale per gli armatori che devono essere al timone della loro barca per partecipare. Un po' come nelle vecchie regate quando i ricchi proprietari guidavano i loro bellissimi yacht.

Questa volta, con il ClubSwan 80, il cantiere vuole aprire il mercato dei maxi. Sempre disegnato da Juan Kouyoumdjian (come gli altri modelli della gamma), questo yacht sarà molto potente con una chiglia a pendolo e una papera anteriore che può essere governata. Dietro c'è un doppio timone come sulle barche IMOCA.

Costruito a Persico in Italia (il cantiere che fa i Volvo 65 o Luna Rossa per la Coppa America), questa piccola bomba interamente in carbonio sarà consegnata in versione da regata, cioè con le migliori prestazioni possibili. Le uniche opzioni, in particolare per il comfort, non miglioreranno in alcun modo le prestazioni, ma piuttosto le peggioreranno rendendo la barca più pesante. L'interno minimalista rimane elegante con lo stesso comfort e la possibilità di ospitare l'equipaggio, soprattutto per l'equipaggio.



Questa unità destinata alle regate inshore (non è una barca a vela off-shore) è stata progettata per funzionare bene con venti leggeri e medi. È facile immaginare questo tipo di unità correre a Les Voiles de Saint-Tropez o in un'altra gara del circuito mediterraneo.


Creare un monotipo in una barca a vela di queste dimensioni non è mai stato fatto prima. È anche la facilità di capire la gara (il primo ad arrivare è quello che ha vinto) che dovrebbe incoraggiare lo spiegamento della classe.

Lo scafo numero 001 è in costruzione oggi e l'obiettivo è di avere 3 ClubSwan 80 ai Rolex Maxi Worlds di Porto-Cervo nel 2022.