Somiglianze con l'automobile
La grande maggioranza dei sistemi di propulsione dei motori marini è composta da 3 elementi principali:
- Il motore a combustione
- La retromarcia
- L'elica
Questa catena cinematica è molto simile a quella di un'automobile: motore, cambio, differenziale e ruote. Su una barca, viene eliminato il differenziale, un meccanismo che permette alle ruote di girare a velocità diverse in curva. L'unica differenza tra un'auto e una barca è che c'è un cambio da una parte e un'altra, con la ruota e l'elica che svolgono lo stesso ruolo.
Questi due componenti (cambio o invertitore) sono molto simili nel loro principio meccanico, poiché sono costituiti da ingranaggi. I motori fuoribordo o entrobordo sono tutti interessati da questo invertitore.

Invertire e ridurre: una doppia funzione
Per riassumere, una navetta è un cambio con marce avanti e indietro e una posizione neutra, da cui il termine navetta, che permette di cambiare il senso di rotazione dell'elica.
All'origine piuttosto rumorosa e spesso brutale, la democratizzazione dei comandi elettrici e poi elettronici (ampiamente implementati sui fuoribordo) ha permesso dei cambi di direzione fluidi e confortevoli, un vero progresso in termini di utilizzo.
Il rapporto di riduzione
Il grande mistero per i non iniziati è spesso il motivo per cui si usa il termine cambio e cosa significa una riduzione di 2 o un rapporto di ½? Per capire meglio questo, dobbiamo iniziare con l'elica, che è la parte principale del sistema di propulsione, proprio come le ruote in un'automobile.
Per una barca da diporto, l'elica è definita per avere le sue migliori prestazioni alla velocità massima e alla potenza definita del motore in una specifica condizione di funzionamento della barca. Quindi l'elica deve essere in grado di creare una spinta capace di compensare la resistenza in avanti.
Il produttore dell'elica lo definisce e specifica la velocità massima, per esempio 1800 rpm. Per esempio, un motore con una velocità massima di 3.600 giri al minuto significa che il rapporto di riduzione del cambio deve essere 2 perché l'elica giri alla sua velocità ottimale.
Un altro esempio: un rapporto di 3 a 1, cioè una riduzione di 3 o 1/3, bisogna capire che per 3 giri del motore, l'elica fa un giro.

In alcuni casi marginali, specialmente per le navi offshore con eliche di superficie, il riduttore diventa un moltiplicatore: l'elica gira più velocemente del motore.
In conclusione, il riduttore è una parte essenziale della catena cinematica allo stesso modo del motore e dell'elica per ottimizzare l'efficienza della propulsione.