Dalle derive agli IMOCA e agli inshore cruiser, l'incredibile storia degli yacht Scows

Nati sui laghi americani all'inizio del XX secolo, gli scows hanno attraversato le epoche e gli oceani. All'inizio erano atipiche derive da regata, ma oggi piacciono agli appassionati di crociere veloci. Ecco uno sguardo alla storia unica di questi yacht con la loro caratteristica prua.

Le origini degli scows: i laghi americani come terreno di gioco

La storia degli scows inizia alla fine del XIX secolo sui grandi laghi nordamericani, in particolare nel Wisconsin e nel Minnesota. Queste imbarcazioni a fondo piatto con prua arrotondata furono inizialmente progettate per navigare in acque poco profonde con la massima stabilità. Il termine "scow" era usato per indicare una chiatta da trasporto a fondo piatto, ma i marinai locali adattarono rapidamente il concetto alla navigazione a vela, dando vita a derive sorprendentemente veloci.

I primi veri e propri scows da regata apparvero nel 1890 con gli scows A, E e C. Molto larghe, con una superficie velica molto ampia e armo semplice, queste derive rivoluzionarono le regate in acque protette.

Lo scow, un UFO sulle acque della regata

Nel corso del XX secolo, gli scows si sono guadagnati una solida reputazione nel mondo della vela leggera e delle regate in acqua dolce. Si vedevano soprattutto negli Stati Uniti, ma alcuni modelli attraversarono l'Atlantico per partecipare a competizioni in Europa. Le loro prestazioni sottovento, in particolare, erano sorprendenti: queste barche leggere offrivano una sensazione di velocità vicina alla pianificazione, molto prima che le barche moderne democratizzassero questo comportamento.

Tuttavia, la loro popolarità rimane marginale, ostacolata da un'estetica sconcertante e da uno scafo considerato troppo radicale per i mari aperti. Per molto tempo, quindi, gli scows sono rimasti confinati nei circuiti riservati, adorati dai puristi ma poco rappresentati sui pontili europei.

Mini 6.50
Mini 6.50

Rinnovamento grazie alle regate oceaniche

Tutto è cambiato all'inizio del 2010 con l'arrivo dei primi Mini 6.50 di tipo scow. Nel 2013, David Raison vinse la Mini Transat a bordo di Magnum, un prototipo con un rivoluzionario muso rotondo. Questo design, ispirato direttamente agli scow americani, è stato una bomba nel mondo delle regate oceaniche. La sua prua molto voluminosa offre una maggiore portanza sottovento e consente alla barca di surfare le onde più a lungo.

Gli architetti navali si interessarono rapidamente a questo scafo unico. Gli scows sono stati visti per la prima volta nelle classi prototipo, poi nella serie Mini 6.50, prima di fare la loro comparsa nei Class40; il Crédit Mutuel di Ian Lipinski è stato un precursore, e persino nella classe IMOCA. La prova è data dalla costruzione delle ultime barche IMOCA di Eric Bellion e Jean Le Cam, scows con daggerboard dritti.

L'ascesa delle piccole navi da crociera

Questo riconoscimento nelle regate sta ispirando anche i costruttori di barche da crociera. Gli scows non sono più appannaggio dei velisti estremi. Architetti come David Raison, Samuel Manuard e Axel de Beaufort stanno progettando barche da crociera ispirate agli scows: compatte, resistenti al mare, stabili e facili da governare.

Modelli come il Pogo 3, il Maxus 22, il Pointer 25 Scow e il Virgin Mojito di IDB Marine hanno adottato questo approccio per i diportisti. Questi nuovi arrivati seducono per la loro accessibilità, il loro comportamento rassicurante e il loro potenziale di pianificazione a partire da 10 nodi di vento. Grazie alla loro larghezza, offrono anche una sistemazione sorprendentemente spaziosa per le loro dimensioni.

Virgin Mojito d'IDB Marine
Virgin Mojito di IDB Marine

Uno scafo del passato decisamente rivolto verso il futuro

La storia degli scows è quella di un ritorno alle origini. Quello che all'inizio era solo un compromesso per navigare in acque poco profonde è diventato una filosofia progettuale a sé stante. Tra prestazioni, stabilità e volume, gli scows ridefiniscono i codici della navigazione moderna.

Considerati a lungo degli UFO, stanno ora emergendo come alternative credibili al tradizionale scafo affusolato, sia in regata che in crociera. Un bell'esempio di reinvenzione, dove l'audacia architettonica di ieri dà forma alle barche di domani.

Altri articoli sul tema