Quando sogniamo di mollare gli ormeggi per sempre, spesso pensiamo a condizioni di sottovento, a porti di scalo esotici, allo sciabordio tranquillo di ancoraggi deserti... Ma ben presto ci viene in mente una domanda molto pratica: e l'acqua dolce?
Sulle grandi navi da crociera, questa risorsa, comune sulla terraferma, diventa una sfida quotidiana. Un rubinetto non basta: bisogna pianificare, immagazzinare, razionare o produrre. È qui che entra in gioco il dissalatore. Riservati a lungo agli yacht di alta gamma, oggi attirano un numero crescente di navigatori indipendenti in cerca di libertà.
Ma prima dell'acquisto, è meglio essere consapevoli delle proprie esigenze, dei vincoli tecnici e delle soluzioni disponibili. Ecco una panoramica pragmatica di ciò che è necessario sapere per scegliere e mantenere questa apparecchiatura, a volte salvavita, a volte capricciosa, ma sempre preziosa.
Perché installare un dissalatore a bordo?
Quando si vive a bordo per diverse settimane o mesi, l'acqua dolce diventa un problema strategico. Anche in coppia, il consumo di acqua aumenta rapidamente: docce quotidiane, lavaggi, risciacqui, bucato... E nelle zone tropicali, il caldo comporta un consumo ancora maggiore.
Il dissalatore è una vera comodità: non è più necessario correre alle fonti d'acqua o conservare decine di taniche. Si guadagna in autonomia, libertà e serenità, soprattutto negli arcipelaghi dove l'acqua è scarsa, costosa o di scarsa qualità.

Come funziona? Le basi dell'osmosi inversa
Un dissalatore estrae acqua dolce dall'acqua di mare utilizzando una membrana semipermeabile e una pressione elevata (da 55 a 70 bar). L'acqua viene prima pre-filtrata (per rimuovere sabbia, microalghe, ecc.) e poi inviata sotto pressione attraverso una membrana. Si ottengono così due flussi:
- acqua dolce (permeato)
- acqua concentrata salata (scaricata in mare)
Il sistema consuma energia per creare pressione e richiede un risciacquo regolare (manutenzione) per preservare la membrana. In genere produce da 30 a 150 litri/ora di acqua dolce, a seconda del modello.
Quale tipo scegliere? Potenza, energia e dimensioni
Ecco i principali tipi di dissalatori, con le loro caratteristiche:
Tipo | Portata (L/h) | Alimentazione | Consumo | Peso medio | Dimensioni complessive |
12V (compatto) | 30-40 L/h | ~15-20 Ah/h | ~25-35 kg | Piccola presa | |
220V o motore | 60-150 L/h | Presa per generatore/motore | ~500-1000 W | ~50-70 kg | 2 scomparti min. |
Ibrido/solare | Variabile | Misto | Ottimizzato | Variabile | Spesso modulare |
Installazione: è necessario :
- uno spazio asciutto, ventilato e facilmente accessibile (se possibile, evitare la stiva del motore)
- una presa d'acqua marina dedicata
- scarico di acqua salata (è sufficiente una T su uno scarico esistente)
- un'alimentazione di acqua dolce al serbatoio o un rubinetto indipendente
Il peso e l'ingombro sono raramente insignificanti: un dissalatore pesa tra i 25 e i 70 kg, compresi la pompa ad alta pressione, i filtri, la membrana e i regolatori.

Installazione e manutenzione: ciò che non sempre vi dicono
L'installazione può essere eseguita da soli se si hanno buone competenze idrauliche ed elettriche, ma è necessario essere metodici e meticolosi. L'errore classico: sottovalutare lo spazio o trascurare l'accessibilità per la manutenzione.
Non dimenticate:
- Cambio regolare del filtro (prefiltrazione, ecc.)
- Risciacquare con acqua dolce dopo ogni stagione per evitare la cristallizzazione
- Stoccaggio a lungo termine (se non utilizzato per molto tempo) con soluzione biocida
- Controlli regolari dei pressostati, delle perdite e delle portate
Alcuni guasti sono comuni nelle zone tropicali: attenzione al calore, all'umidità e alla qualità dell'alimentazione.
Di quale budget avete bisogno?
Elemento | Costo stimato |
Dispositivo compatto a 12 V | 3.000 â'¬ 5.000 â'¬ |
Dissalatore 220V / alta portata | 7 000 euro 30 000 euro |
Installazione (pro) | 500 â'¬ 2.000 â'¬ |
Manutenzione annuale | 300 âeuro 1000 ⬠|
L'acquisto può sembrare costoso, ma a lungo termine, soprattutto se si evitano i porti turistici e si naviga lontano, il "ritorno sul comfort" è innegabile.

Vantaggi, limiti e alternative
Vantaggi :
- Accesso gratuito all'acqua ovunque ci si trovi
- Vita confortevole a bordo
- Autonomia per lunghi viaggi o ancoraggi isolati
Svantaggi :
- Dipendenza energetica
- Manutenzione obbligatoria
- Costo iniziale elevato
Alternative :
- Forniture regolari + gestione rigorosa
- Raccolta dell'acqua piovana (sistemi fai da te o da acquistare)
- Limitare i consumi
In conclusione
Un dissalatore non è indispensabile per ogni progetto di navigazione, ma per una vita a bordo lunga e indipendente diventa subito un investimento strategico. È meglio sceglierlo con cura, installarlo correttamente e prendersene cura.
" Essere indipendenti significa anche essere in grado di anticipare le proprie esigenze e fare le scelte giuste in anticipo. "