31 dicembre: tra battaglie in mare e Capodanno in solitudine
In questa ultima giornata del 2024, Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) ha ripreso il comando da Yoann Richomme (Paprec Arkea) nei venti leggeri e mossi al largo di Cabo Frio, in Brasile. Con un vantaggio di circa venti miglia al mattino, il nuovo leader rimane cauto in vista della volatilità dei distacchi in queste condizioni complesse. Dietro di loro, Sébastien Simon (Groupe Dubreuil, 3°) continua a fare progressi, pur rimanendo lucido sulle differenze di navigazione all'interno della flotta.
Più a sud, con venti costanti di circa 25 nodi, Paul Meilhat (Biotherm) guida un gruppo compatto sopra le Falkland. La battaglia è intensa, con pochissimo distacco: solo 23 miglia separano Sam Goodchild (Vulnerable, 6°) da Justine Mettraux (Teamwork âeuros Team Snef, 10°). Più indietro, Clarisse Crémer (L'Occitane en Provence, 11ª) e Benjamin Dutreux (Guyot Environnement âeuros Water Family, 12°) si stanno avvicinando alla punta del Sud America, mentre Samantha Davies (Initiatives-CÅur, 13ª) spera di approfittare di una zona di calma per raggiungerli.
Al largo del Pacifico, il gruppo centrale, tra cui Sébastien Marsset (Foussier, 22°), si sta godendo il cameratismo in mare nonostante l'isolamento, mentre altri concorrenti più lontani, come Denis Van Weynbergh (D'Ieteren Group, 35°), stanno facendo progressi sotto la Tasmania verso il Pacifico. Yannick Bestaven (Maître CoQ V), costretto al ritiro per problemi tecnici, è arrivato a Ushuaïa per effettuare le riparazioni.
Questo Capodanno in mare, anche se lontano dai festeggiamenti tradizionali, è caratterizzato da alcuni momenti unici. Alcuni skipper trovano il tempo per un brindisi o un messaggio ai propri cari, mentre altri si concentrano sulle manovre necessarie per mantenere la posizione. È una giornata che illustra l'intensità di questa straordinaria regata, tra momenti di riflessione e continue sfide tecniche.

1 gennaio: caos meteorologico e capacità di recupero degli skipper
Dopo diversi giorni di navigazione estenuante, i leader del Vendée Globe, Charlie Dalin (MACIF Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (PAPREC ARKÉA), sono finalmente riusciti a liberarsi dal persistente fronte freddo al largo di Capo Frio, in Brasile.
Questa zona, rinomata per le sue condizioni meteorologiche instabili, ha messo alla prova le abilità tattiche degli skipper, con venti imprevedibili e burrasche improvvise.
Più a sud, Sébastien Simon (Groupe Dubreuil, 3°) continua a navigare all'interno di un trio di testa in cui ogni miglio guadagnato è il risultato di una feroce battaglia tattica. Al largo delle Isole Falkland, Paul Meilhat (Biotherm) guida un gruppo compatto, con Sam Goodchild (VULNERABLE) e Justine Mettraux (Teamwork âeuros TEAM SNEF) nella sua scia. La vicinanza dei concorrenti, con meno di 25 miglia nautiche tra loro, testimonia l'intensità di questa parte della regata. A latitudini più meridionali, Clarisse Crémer (L'Occitane en Provence) e Benjamin Dutreux (Guyot Environnement âeuros Water Family), in avvicinamento a Capo Horn, stanno ancora navigando sotto gli effetti di un feroce sistema di bassa pressione, con raffiche superiori ai 30 nodi. Da parte sua, Samantha Davies (Initiatives-CÅur) spera di recuperare il terreno perduto grazie a una prevista tregua meteorologica, che le permetterà di recuperare terreno su questo gruppo.
Immerso nel Pacifico meridionale, il gruppo centrale, che comprende Benjamin Ferré (Monnoyeur âeuros Duo For a Job, 20°) e Sébastien Marsset (Foussier, 22°), naviga in condizioni spaventose, ma rimane galvanizzato dal cameratismo e dallo spirito di questa avventura. Kojiro Shiraishi (DMG Mori Global One, 27°) ha condiviso la sua gioia di far parte di questo gruppo, dove si respira un senso di solidarietà anche quando si naviga in solitario.
In coda alla flotta, Denis Van Weynbergh (Gruppo D'Ieteren, 35°) sta facendo progressi sotto la Tasmania, con l'obiettivo di raggiungere presto il Pacifico.

2 gennaio: attenzione agli iceberg!
Gli skipper si destreggiano tra condizioni meteo imprevedibili e ostacoli formidabili. In testa alla flotta, Charlie Dalin (Macif Santé Prévoyance) e Yoann Richomme (Paprec Arkea) continuano il loro duello strategico negli alisei dell'emisfero australe, con ogni bordata cruciale per la loro progressione verso l'equatore. La loro intensa battaglia illustra il delicato equilibrio tra audacia e anticipazione in questa regata.
Nel Pacifico, un'altra sfida attende gli skipper: la presenza di iceberg al di fuori della Zona di Esclusione Antartica (ZEE). Sébastien Marsset (Foussier, 22°) è stato il primo a segnalare un iceberg, facendo scattare l'allarme generale. Manovrando ad alta velocità per evitarlo, ha sottolineato la costante minaccia rappresentata da questi blocchi di ghiaccio, invisibili di notte e difficili da individuare con i radar. Anche altri, come Eric Bellion (Stand As One âeuros Altavia) e Conrad Colman (MS Amlin), si sono imbattuti in questi bestioni, e ognuno di loro ha raddoppiato la propria vigilanza per navigare in sicurezza.
