Basta, ce l'abbiamo fatta! Abbiamo attraversato il Mediterraneo verso la Tunisia.

Il punto di partenza è stato fatto di Port-Leucate sabato 16 novembre 2019. La finestra meteo ha annunciato una navigazione sportiva e ventosa, ma senza mettere a repentaglio le dimensioni della nostra barca a vela, una Sole Odissea 39 .
Mare mosso nel Golfo del Leone

Fin dall'inizio, il mare era agitato, ma abbiamo fatto buoni progressi verso Tolone. Maël si è addormentato presto e Louna ha sperimentato la sua prima notte di navigazione, in parte sul ponte. Affascinata dalle luci delle altre navi e della costa, ha scoperto l'atmosfera unica del mare al chiaro di luna. Rached e Jean-Luc si sono seguiti durante la notte per fare il giorno prima, ed io Ariane, in posizione con i miei piccoli pulcini. La barca si muoveva molto, dovevo stare con loro per rassicurarli e aiutarli a tornare a dormire.

Scalo a La Ciotat

Ci muoviamo velocemente, 7-8 nodi in media, la barca è molto efficiente sottovento. Ma alla fine, il giorno dopo verso mezzogiorno, scegliamo di fermarci a La Ciotat invece che a Tolone. Questo porto ci offre un buon riparo dal vento da nord-ovest. Rimaniamo lì per poco più di 24 ore, per una passeggiata, una visita alla casa del pescivendolo e una visita molto piacevole da parte della famiglia. Martedì mattina, quando il meteo ci informa che la tempesta è passata, ci dirigiamo a sud verso il nord della Sardegna.
Verso la Sardegna

E' stata per noi una grande navigazione con un vento leggero e un moto ondoso attraversato dal mare aperto, che ci ha scosso per tutto il tempo. Poche altre barche in vista quel giorno. Che gioia vedere apparire all'orizzonte le coste settentrionali della Sardegna. Il suo approccio sembra semplice e accogliente. Finalmente, dopo 38 ore di navigazione, ci riposiamo per la notte a Palau, un piccolo porto molto caldo.

Una volta che ci siamo riempiti di carburante, partiamo la mattina seguente per percorrere l'intera costa orientale della Sardegna. Che splendore! Avremmo voluto prenderci un po' di tempo per scendere a visitare quest'isola verde e montuosa, che ci ha affascinato con la sua goccia seghettata. Ma il tempo sta per scadere, il vento da sud ci trattiene. Vogliamo approfittare di questa finestra meteorologica per arrivare in sicurezza sulla costa tunisina. Ci fermiamo a soli 15 minuti dopo 24 ore di navigazione, al porto di Villasimus per fare nuovamente rifornimento. Con questo vento da sud (nel naso), siamo costretti ad avviare il motore sostenuto dalle vele, per arrivare il più velocemente possibile sulla costa tunisina, perché il vento si fa ogni giorno più forte, e non vogliamo rimanere bloccati.
L'attrattiva degli scali

Abbiamo esitato a rimanere su questa costa meridionale della Sardegna fino a martedì, solo per far passare il maltempo. Questo posto era davvero bello, e gli italiani erano molto amichevoli. Ma il nostro co-skipper Jean-Luc non è potuto restare a lungo. Per evitare di trattenerla, alla fine siamo finalmente scesi a secco per attraversare il canale delle Galite. La mareggiata e il vento da sud hanno reso questo attraversamento un lungo e faticoso viaggio. Stiamo a malapena facendo progressi a 3 nodi, le orecchie stanche per i rumori del vento, delle onde e del motore.
La Tunisia in vista

Che sollievo quando siamo arrivati a nord di Bizerte. Abbiamo esitato, ancora una volta, a fermarci lì, ma il desiderio di avvicinarci ai nostri amici ci ha dato il coraggio di continuare a Gammarth. La discesa è una bella scoperta, con il passaggio dell'isola di Pilau, piantata in acqua turchese nonostante un cielo piovoso: un paradosso sorprendente per noi che ci aspettavamo un'accoglienza solare!

Abbiamo finito di attraversare la baia di Gammarth di notte, dopo 3 giorni di mare senza sosta.
Che gioia ritrovarsi finalmente al riparo dal vento e dalle onde. Che gioia essere in un posto tranquillo e asciutto! Soprattutto perché le previsioni meteo indicano che il vento aumenterà nei giorni successivi.

Gli amici erano lì per darci il benvenuto, un'enorme spinta al morale dopo una settimana così intensa ed impegnativa per tutti noi. Che orgoglio legare gli ormeggi in questo porto turistico, a più di 600 miglia dal nostro punto di partenza.

Non scenderemo infine a Monastir, il porto inizialmente previsto per il riadattamento della barca. Andremo al porto di Sidi Bou Said per asciugarlo per l'inverno e iniziare i lavori di ristrutturazione previsti prima della grande partenza della prossima primavera.