Ridurre i consumi
Nei paesi sviluppati, dove il consumo di proteine animali non è legato alla sopravvivenza, il suo consumo può essere facilmente ridotto. Attenzione a non sostituirla con la carne, tuttavia, poiché circa il 20% del pesce pescato nel mondo è costituito da "pesci foraggio" che vengono utilizzati come alimento per il pesce d'allevamento (ad esempio il salmone), il bestiame e gli animali domestici.
Scegliere metodi di pesca virtuosi
Scegliere la tecnica di pesca per il pesce che si sta per mangiare assicura che non abbia portato alla pesca di catture accessorie o alla distruzione degli habitat marini. Naturalmente, il pesce di lenza è più costoso, ma di migliore qualità. Non è stato schiacciato sul fondo di una rete da traino o conservato per diversi giorni in una barca.
Variare i consumi
Alcune specie ittiche sono più consumate di altre, come il salmone d'allevamento, i gamberetti tropicali o il merluzzo. Prova a scoprire nuovi sapori con il nasello, la busbana, il melù, il melù, le acciughe o le sardine. Molto poco valorizzati, questi pesci finiscono spesso ridotti a farine animali anche se possono essere particolarmente apprezzati dall'uomo.

Evitare alcune specie
Alcuni pesci hanno pochi stock o non possono essere catturati con una pesca sostenibile. È quindi meglio evitare di consumarlo. È il caso degli squali e delle specie di acque profonde: molva azzurra, pesce sciabola nero, granatiere, granatiere, hoki, imperatore, scorfano, ecc.
Prestare attenzione ai marchi di qualità ecologica per la pesca sostenibile
Secondo la relazione presentata il 25 giugno 2014 dal senatore Gérard Miquel, il 25 giugno 2014 L'associazione Bloom ha lo scopo di proteggere l'oceano e le specie marine e, in particolare, di lottare contro la pesca industriale. Propone 4 azioni concrete per far sì che le cose accadano, a livello dei cittadini. Nessuna etichetta o certificazione di pesca sostenibile esistente può garantire la sostenibilità di quest'ultima. "Ci sono troppi esempi di pesca certificata come sostenibile "a sconto" dai principali marchi ecologici (MSC, FOS, Pavillon France) per potersi affidare esclusivamente al loro giudizio"
Preferiscono etichette che identificano "barra di linea" o "ostriche tradizionali".