Non facciamo esattamente le stesse cose di chi viaggia senza figli eppure, non vedo di cosa ci stiamo privando. In ogni caso, ti apre altre finestre che non avresti visto se non avessi avuto figli. E dato che devi prenderti cura di lui, fai le cose in modo diverso.
Quando si naviga con un bambino è importante aver preparato bene la barca e saper navigare insieme. In caso di problemi, bisogna essere in grado di occupare entrambe le posizioni, sapere come navigare e come prendersi cura dei bambini. È importante che il bambino si senta al sicuro, che non venga restituito alcuno stress.
Nael ci e' completamente abituata. Per un po' di tempo abbiamo navigato con grandi raffiche, vento e lui non sentiva che ci fosse qualcosa di diverso. Sono cresciuto così anch'io. Mia madre mi racconta spesso questa storia quando eravamo nella corrente degli aghi al largo del Sudafrica, a capo con venti di 60 nodi e volevo fare le frittelle.

Mi sarei vista come una madre in viaggio. Non facevo parte della cosa più comune: lavorare, mettere tuo figlio a scuola, vederlo solo la sera... Non mi sarei realizzato da adulto. Avevo bisogno di continuare ad esercitare le mie passioni, di stare fuori, a contatto con la natura, per godermi il mio bambino. Poterle solo allattare al seno per cosi' tanto tempo. È un legame forte, un rituale, ha ancora bisogno di essere materna, è ancora un bambino sulla terraferma, l'obiettivo è quello di renderli rapidamente autonomi.
Tuttavia, ci sono alcuni aspetti difficili. Come il fatto che non hai mai avuto Nael babysat. Avremo tempo per farlo quando arriveremo a Tahiti. Ma fino ad allora, quella vita per noi va bene al 100%. Ci chiedevamo se non avremmo avuto difficoltà, ma comunichiamo molto.
Condividere quest'avventura con noi tre è straordinario. Siamo orgogliosi di noi stessi quando abbiamo gestito un pozzo di navigazione, quando siamo stati malati e quando siamo stati in grado di navigare. La vita in barca è sempre forte, raramente ci sono momenti piatti. O e' un po' difficile, devi andare a tenere duro o e' fantastico. Ed è bello poter vedere il tuo piccolo evolversi lungo la strada. Non conosco la vita in nessun altro modo, è già la vita che ho vissuto in famiglia quando ero bambino. Lo trovo molto arricchente per i bambini.

E quando Nael cresce, per socializzare con lui?
Dal punto di vista sociale, incontriamo molte persone alle soste, ma non siamo sempre allo stesso ritmo degli altri marinai. Rispettano un tempo o stagioni cicloniche. Abbiamo tempo. Avevamo incontrato i Tivanos - che viaggiano anche con i loro figli - ma abbiamo scelto di andare in Brasile.
Sulla terraferma abbiamo anche l'opportunità di incontrare persone. Grazie alla nostra passione prima di tutto (NRDL: sport di scivolamento), ma anche alla gente del posto. Mia madre mi diceva sempre che devi stare solo tra i diportisti ed è quello che facciamo.