Un approccio industriale al ricondizionamento

Reboat si è insediata negli ex locali di FR Nautisme, nel cuore della Sailing Valley. Il principio su cui si basa è semplice: recuperare gli scafi esistenti, metterli a nudo e rimetterli completamente a nuovo secondo gli standard odierni. Gli arredi, la chiglia, l'albero, l'elettronica e gli interni vengono completamente revisionati per garantire prestazioni e comfort paragonabili a quelli di una barca nuova.
Questo approccio si ispira ai modelli industriali applicati nell'industria automobilistica e aeronautica, dove il ricondizionamento è una soluzione collaudata. Ci permette di offrire yacht rinnovati a prezzi molto più bassi rispetto al nuovo, pur offrendo un livello di garanzia simile.
Un modello di business su misura per i diportisti e le società di noleggio
L'aumento del costo dei nuovi yacht rappresenta un problema importante per le società di charter, che sono costrette a rinnovare regolarmente le loro flotte. Reboat si rivolge in particolare ai 40-50 piedi, dove la differenza di prezzo tra un'imbarcazione usata e una nuova può essere da 5 a 7 volte superiore.
Per gli armatori privati, questo modello offre l'opportunità di acquistare un'imbarcazione completamente ammodernata senza subire il rapido deprezzamento delle unità nuove. Il cantiere offre un servizio su misura, che consente di adattare le ristrutturazioni alle esigenze e agli usi dei clienti.
Un forte impegno per l'ambiente
Il progetto Reboat fa parte di un'iniziativa volta a ridurre l'impatto ambientale dell'industria nautica. " Lavorare su navi a motore avrebbe meno senso, perché abbiamo una forte dimensione ambientale ", spiega Dimitri Caudrelier, uno dei co-fondatori.
Poiché lo scafo in composito è l'elemento con il maggiore impatto produttivo, il suo riutilizzo riduce significativamente la necessità di nuove materie prime e di energia. Inoltre, riabilitando le unità sottoutilizzate nei porti, Reboat ottimizza l'uso delle risorse esistenti.
Know-how ereditato dalla concorrenza

I fondatori di Reboat vantano una vasta esperienza nel settore nautico. Kaourintin Neuder, specialista in costruzioni in composito, ha lavorato presso Marsaudon Composites. Dimitri Caudrelier, esperto di transizione ecologica, ha già applicato questi principi con la flotta di Grand Surprises di Yellow Impact Sailing. Infine, Vincent Taupin, banchiere di formazione, fornisce competenze in materia di gestione e sviluppo.
Il cantiere ha già iniziato il refitting di alcuni yacht iconici, tra cui il Sun Magic 44. Sfruttando al meglio ciò che già esiste e modernizzando le attrezzature, Reboat intende offrire un'alternativa credibile alle nuove costruzioni, ripensando al contempo l'economia circolare applicata alla nautica.
Una necessaria evoluzione del mercato
Il modello di ricondizionamento applicato alla nautica potrebbe ridefinire le abitudini dei diportisti e dei professionisti. Con l'aumento dei costi di produzione e la sostenibilità che diventa una questione fondamentale, il refit delle imbarcazioni esistenti offre una soluzione praticabile e sostenibile.
In definitiva, questo approccio potrebbe ispirare altri operatori del settore, contribuendo a una transizione verso una nautica più responsabile e accessibile. Resta da vedere come questa iniziativa sarà adottata dal mercato e se riuscirà a tenere testa ai giganti dell'industria navale.