Una piccola barca a vela naturale

Il falco pescatore è un organismo di mare aperto che fa parte del pleuston, una specie che vive in superficie all'interfaccia acqua-aria.
Piuttosto piacevole alla vista, questa cugina della medusa si muove con il vento e le correnti. La vela traslucida e il galleggiante blu ricordano una piccola barca a vela e le conferiscono una grande mobilità.
Soprannome barca di San Pietro dai marinai provenzali, la loro lunghezza al galleggiamento non supera i 6 cm, mentre il pescaggio dell'aria è limitato a 3 cm.
Il piano velico è triangolare o semicircolare e la barca è bilanciata durante la navigazione da molteplici polipi e tentacoli.
Una specie non invasiva

È più frequente sulle coste del Mediterraneo, anche se la sua presenza è già stata segnalata lungo tutta la costa francese, nelle Indie Occidentali, in Nord America e nella regione indo-pacifica. Spesso, in primavera, le maree viola sbarcano sulle spiagge e non se ne vanno più. Bisogna poi aspettare qualche settimana perché scompaiano del tutto.

Si nutre di zooplancton, che viene catturato dai tentacoli sul ventre. Raramente viene cacciata dai pesci, a parte il pesce luna, che è il suo principale predatore.
Un rischio molto basso per gli esseri umani
Sebbene la sua appartenenza alla famiglia delle meduse scoraggi naturalmente l'uomo, la medusa presenta pochi rischi. A differenza di molte sue cugine, una volta arenata provoca pochissime punture. D'altra parte, se ci si imbatte in una medusa mentre si nuota in mare aperto, si può avvertire un leggero fastidio al contatto con essa, ma niente di drammatico.
Il suo difetto principale si rivela dopo un arenamento di massa, quando la sua decomposizione emana un odore disgustoso simile a quello del pesce in decomposizione.

Se ne incontrate uno sulla spiaggia o tra gli scogli, non rimettetelo in acqua se sperate di vederlo salpare, perché un semplice incaglio è fatale.