La Route du Rhum, una storia di numeri?

4 giorni dopo l'inizio della Route du Rhum 2018, su 123 concorrenti, 55 barche hanno rinunciato o sono fuori strada in un porto per riparare o far passare il maltempo. Quali sono le categorie più colpite da questo massacro? Analisi.

I concorrenti della Route du Rhum 2018 hanno subito delle belle depressioni. Questo è il tempo abituale sulle nostre coste in questo mese di novembre, ma durante il quale ogni buon marinaio di solito rimanda la partenza. Tranne che per la partenza di una gara. Questo tempo difficile ha causato un bel po' di danni a chi voleva farsi strada con la forza, mentre gli altri skipper hanno giocato la carta della prudenza, preferendo rifugiarsi nei porti.

Analyse Route du Rhum 2018
Analisi della Route du Rhum 2018

E la flotta?

Uno dei nostri lettori ci ha appena inviato un'analisi molto interessante della Route du Rhum. Fa il punto della situazione delle barche: quelli che hanno dovuto abbandonare, quelli che hanno fatto una sosta forzata o meno e infine quelli che sono ancora sull'acqua diretti in Guadalupa.

Questa analisi è tanto più rilevante se si guarda classe per classe. Infatti, possiamo notare che le imbarcazioni delle categorie "professionali" fanno molte meno soste rispetto alle altre. Senza dubbio, le barche sono meglio preparate e gli skipper sono più abituati a navigare con difficoltà. A parte la classe finale, dove metà della flotta ha subito rotture, le classi IMOCA e soprattutto i Multi50 stanno dimostrando di poter attraversare meglio il Golfo di Biscaglia in inverno. Per quanto riguarda le classi Rhum, sia in monoscafi che in multiscafi, molti skipper si sono rifugiati in un porto. Non c'è dubbio che per queste barche la classifica è meno importante del senso della navigazione.

Analyse Route du Rhum 2018
Analisi della Route du Rhum 2018

Chi sta analizzando?

Questa analisi, che si basa su cifre, è condotta da Thierry Anton. Se questo nome non significa molto per voi, dovete ricordarvi della Mini 2013. A quel tempo, questo idraulico l'aveva fatta funzionare e l'aveva vinta sul suo computer! Concorrente su Virtual Régata, ha avuto la sua ora di gloria volendo partecipare 2 anni dopo, non più virtualmente, ma realmente. Ahimè, questo amante del mare si è scontrato con la difficoltà di trovare finanziamenti, difficoltà che gli ha fatto rinviare il progetto.

Oggi, ancora idraulico, spera di costruirsi una Mini perché un giorno il suo sogno diventi realtà: correre la Mini. Il progetto procede lentamente, fluttuando a seconda del tempo e del denaro che Thierry può dargli.

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