Christophe è quindi partito da Bordeaux martedì 5 luglio alla fine della giornata per la sua prima navigazione in condizioni reali. L'idea: testare i punti tecnici, controllare i preventivi ed eseguire test di consumo.
Mentre era diretto a Jersey (Channel Island), ha perso il suo pilota automatico. Verso le 4 del mattino, verso Les Sables-d'Olonne, dove ha potuto dormire e riparare la sua barca. Riprende il mare e si unisce a Brest mercoledì 6 luglio alle 22.30, con un passaggio di rasoio al seno un po' caotico.
Queste prime impressioni sono abbastanza buone perché in termini di comfort a bordo e di guida va bene. Riuscì anche a fare diverse microsiestas sul pavimento, ben posizionate sul suo materasso.
"Era importante testare diverse cose e verificare che le stime sul carburante fossero reali. Christophe è riuscito a fare una media di 20 nodi (vicino all'isola, erano più di 8/9 nodi) e verso Lorient, ha attraversato il Belem e ha fatto 24/25 nodi mantenendo la stessa configurazione" spiega Olivier Perhirin, che si occupa della comunicazione di Christophe durante la traversata.

Questi test permettono quindi di convalidare il consumo e l'autonomia del semirigido. Un parametro da prendere in considerazione, in particolare sulle due tappe principali che lo porteranno in Groenlandia e poi in Canada.
Christophe è ripartito giovedì 7 luglio per raggiungere La Rochelle, dove si è conclusa la quarta e ultima tappa del Solitaire Bompard Le Figaro. È possibile seguire il suo viaggio su il sito web dell'ANPM (Associazione Nazionale che raccoglie i motoscafi) grazie al tracciatore costituito.