Levi's Strauss, uno dei leader nel settore del jeans, è impegnata in un approccio sostenibile alla produzione di jeans. Il marchio ha collaborato con Aquafil, azienda italiana produttrice di nylon Econyl, per creare una nuova serie del suo modello 522. Quest'ultimo sarà prodotto da Econyl, un nylon ricavato da rifiuti e materiali riciclati al 100%, come le reti da pesca. Per la cronaca, oggi ci sono più di 600.000 tonnellate di reti da pesca che vanno alla deriva negli oceani e minacciano la fauna sottomarina. Con questo investimento, Levi's si impegna a ripulire gli oceani.

Levi Strauss & Co, già attiva in approcci produttivi etici e sostenibili, conferma la sua ambizione di essere coinvolta in una filiera sostenibile e di essere ancora più rispettosa dell'ambiente. Guardando al futuro, non c'è garanzia che ci sarà abbastanza terra disponibile per soddisfare la domanda globale di cotone, il principale materiale utilizzato per l'abbigliamento in denim. Per continuare ad essere un'azienda di successo in un mondo dove le risorse sono sempre più limitate, Levi's ha deciso di integrare altre alternative alle materie prime normalmente utilizzate.
"Immaginiamo un mondo in cui gli oggetti di uso quotidiano non devono essere realizzati a spese dell'ambiente. Questa nuova partnership è un'ulteriore prova che i materiali sostenibili possono essere utilizzati per rilanciare prodotti realizzati in modo tradizionale" ha dichiarato Giulio Bonazzi, Presidente e Amministratore Delegato di Aquafil.
Questo approccio non è diverso da quello di Adidas, che si occupa della produzione di scarpe sportive o anche a suole di scarti di plastica recuperati dagli oceani.

Aquafil è un'azienda italiana specializzata in poliammide 6 dal 1969. Econyl è una fibra composta al 100% da rifiuti di nylon rigenerato. Questa fibra aiuta a deviare i flussi globali di rifiuti dalle discariche e dagli oceani e viene utilizzata per produrre un'ampia gamma di prodotti tessili come abbigliamento sportivo, costumi da bagno e tappeti.