Scomparsa delle onde, chiusure di spiagge, saccheggi di sabbia, rischi per la salute, accesso limitato ai luoghi, eventi meteorologici estremi
sono tra le minacce per i mari e gli oceani, mettendo in pericolo la pratica di sport di scivolamento. Surfrider Foundation Europe lancia un'importante campagna per proteggere gli oceani.
L'oceano in pericolo, i punti minacciati
Surfrider identifica tre minacce che mettono in pericolo gli spot e i loro utenti: gli effetti del cambiamento climatico sui movimenti dell'aria e dell'acqua, l'irragionevole artificializzazione della linea di costa e il degrado della qualità delle acque costiere. L'oceano assorbe una grande proporzione di gas serra e immagazzina grandi quantità di calore. " Ma la nostra sovrapproduzione di gas nocivi sta gradualmente riducendo la sua capacità, con molte conseguenze da prevedere: perdita di efficienza nell'assorbimento del carbonio e nella produzione di ossigeno, ma anche cambiamenti nelle correnti, venti, onde e onde... E, naturalmente, acque in aumento, legate al riscaldamento globale" spiega l'associazione sul suo blog.

Molti progetti modificano la linea di costa o l'ambiente marino: dragaggio, estrazione di sabbia e aggregati, espansione portuale o parchi eolici. Questo lavoro ha un impatto importante sul patrimonio naturale e quindi sugli spot di surf, che potrebbero scomparire.
Infine, la qualità dell'acqua si sta deteriorando e non viene ancora presa in considerazione per gli appassionati di sport acquatici, come spiega Surfrider. Grazie ai test effettuati durante tutto l'anno, l'inquinamento è dimostrato e c'è addirittura "un rischio per la salute derivante dal contatto con l'acqua in relazione ai contaminanti." Questo può causare malattie, ma soprattutto può portare alla chiusura di macchie durante i periodi di contaminazione.

Salvare gli oceani e gli spot di surf
Tutte queste minacce possono portare ad una riduzione del numero di spot disponibili, impedendo al numero sempre maggiore di appassionati di sport sulla neve di abbandonarsi alla loro passione. Surfrider sta quindi lanciando un'importante petizione per avere più potere nei negoziati con le istituzioni locali, nazionali ed europee. Gli obiettivi sono i seguenti:
- "ottenere dagli Stati un ambizioso accordo globale che rifletta una reale considerazione del ruolo dell'oceano nel clima e dell'inquinamento che lo minaccia alla COP 21"
- promuovere una reale considerazione dell'ambiente costiero e dei suoi utenti durante lo sviluppo costiero, organizzando una vera e propria consultazione tra tutti i soggetti coinvolti nello sviluppo e tutti gli interessati, in particolare gli appassionati di sport acquatici
- monitorare e migliorare la qualità delle acque nelle zone di pratica, se possibile, e non più solo nelle zone di balneazione; estendere questo sforzo a tutto l'anno (invece del solo periodo estivo) rafforzando il suo quadro giuridico"
Per rendere Surfrider la voce della comunità scivola, per proteggere le macchie e l'oceano, firma la petizione, il cui link è in fondo alla pagina.

Surfrider Foundation Europe è un'associazione senza scopo di lucro (legge del 1901), il cui scopo è "difendere, salvaguardare, valorizzare e gestire in modo sostenibile l'oceano, le coste, le onde e le persone che ne beneficiano"