Tute senza neoprene
Dagli anni '50, i surfisti sfruttano il neoprene. Tuttavia, è un materiale derivato da risorse non rinnovabili e richiede molta energia per produrre. Patagonia, marchio californiano che disegna abbigliamento outdoor eco-design, ha trovato il modo di creare tute da surf senza neoprene. Negli ultimi 8 anni, il marchio ha dimostrato i vantaggi della gomma naturale nello sviluppo di combinazioni. Questa ricerca è stata condivisa con tutte le marche di surf in modo che l'industria del surf possa evolvere verso materiali più rispettosi dell'ambiente.
Una composizione ecologica
Patagonia lancerà la prima tuta al mondo senza neoprene nell'autunno 2016. In questo modo, il marchio riduce le emissioni di CO2 nella produzione di polimeri fino al 70% rispetto al neoprene tradizionale. Questa innovazione preferisce gli impianti all'olio e favorisce l'utilizzo di risorse rinnovabili.
Queste tute sono realizzate in gomma naturale Yulex, che rimuove il 99% delle impurità e dona un materiale naturale più solido e ipoallergenico. Gli impianti sono irrigati con acqua piovana e durante il processo di produzione viene utilizzata acqua riciclata. La gomma stessa è conforme agli standard del Forest Stewardship Council (FCS) della Rainforest Alliance e proviene da foreste gestite in modo responsabile.
Sostituendo il tradizionale neoprene, che richiede molta energia, con la gomma naturale, Patagonia riduce le emissioni di CO2 fino al 70% durante la produzione del polimero. Infine, per la produzione dei rivestimenti interni ed esterni, il marchio utilizza poliestere riciclato, che riduce la dipendenza dal petrolio.
Queste tute Yulex senza neoprene sono realizzate per l'85% in gomma naturale e forniscono lo stesso calore del neoprene. Tuttavia, per una migliore resistenza all'ozono e ai raggi UV e perché le tute siano robuste e durevoli, la gomma naturale è combinata con il 15% di gomma sintetica.
A seconda del modello (con o senza maniche), la tuta sarà venduta tra 175 e 600 euro