Erwan Jauffroy percorre 156 km su un foil, senza vela né motore, tra Martigues e La Croix-Valmer


Erwan Jauffroy ha viaggiato da Martigues a La Croix-Valmer su una tavola di foil, senza vela né motore. Scivolando ininterrottamente per 6 ore e 35 minuti, ha sfruttato l'energia delle onde per percorrere 156,5 chilometri. Una sfida di concentrazione, tecnica e impegno in mare.

156 km di puro volo a vela, senza vela né motore

Partito da Martigues, nelle Bouches-du-Rhône, Erwan Jauffroy si è diretto verso il Var, scivolando su un foil, trasportato unicamente dall'energia delle onde. Nessun supporto del vento, nessuna propulsione meccanica. Solo una tavola, un foil e il complesso gioco delle onde del Mediterraneo.

©Christallen Schmidtt
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La linea seguita corre lungo la costa per oltre 150 chilometri. Per più di sei ore, a una velocità media tra i 20 e i 25 km/h, ha mantenuto il volo senza cadere. L'intero percorso è stato completato senza assistenza fisica, in completa autonomia, su un mare capriccioso.

Una performance in equilibrio sulla cresta dell'onda

Il foil utilizzato da Erwan si basa su un principio di scivolamento dinamico: cattura l'energia delle onde per tenere la tavola fuori dall'acqua. Ogni movimento, ogni trasferimento di peso, ogni microregolazione diventa essenziale per mantenere la portanza e la traiettoria.

©Christallen Schmidtt
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Questo tipo di navigazione richiede un'intensa concentrazione. Per 6 ore e 35 minuti, Erwan è rimasto in piedi, in equilibrio instabile, adattando la sua traiettoria all'acqua. Il minimo sbilanciamento potrebbe portare a una caduta e interrompere la dinamica del volo.

Preparazione rigorosa per un volo controllato

Dietro questa traversata c'è una preparazione metodica. Erwan Jauffroy ha studiato il rilievo costiero, ha previsto gli effetti del sito e ha analizzato le previsioni meteo e gli angoli di mareggiata. Il suo obiettivo era chiaro: sfruttare al massimo le onde senza rompere il volo.

Uno sforzo del genere non può essere improvvisato: resistenza muscolare, guaina, capacità di leggere il comportamento dell'acqua in tempo reale... ogni parametro è stato lavorato in anticipo. Anche l'anticipazione del rischio, la strategia di alimentazione e la sicurezza sono state integrate nel progetto.

Un altro modo di immaginare la navigazione leggera

Al di là dell'impresa individuale, questa sfida apre nuove prospettive. Dimostrando che è possibile percorrere più di 150 chilometri senza energia di bordo, Erwan Jauffroy fa parte di un modo efficiente di planare, in cui il corpo e la tecnica sostituiscono i motori.

Questo approccio è in linea con il lavoro di ricerca e sviluppo svolto da operatori come SEAir, che stanno sperimentando forme sobrie di viaggio marittimo. L'idea di poter viaggiare lontano, velocemente e in modo pulito sul mare, affidandosi unicamente alle forze naturali, prende forma qui.

Una visione guidata dall'audacia

©Christallen Schmidtt
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"Dedico questo disco a tutti coloro che credono che i nostri limiti siano solo quelli che ci poniamo noi stessi", ha dichiarato Erwan Jauffroy al termine della sua traversata. L'audacia del progetto, la padronanza del supporto, la resistenza mentale e fisica si fondono in una dimostrazione spettacolare.

Non si tratta solo di prestazioni sportive, ma di una visione: quella di una nautica più leggera, libera dalle tradizionali dipendenze energetiche, in stretta interazione con gli elementi.

Con 156,5 chilometri di foiling senza vela né motore, Erwan Jauffroy ha aperto una nuova strada. Una planata continua, sostenibile e strategica, che potrebbe preannunciare un nuovo campo di esplorazione per le pratiche nautiche. E un invito a sognare più in grande, con meno.

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