MED MAX: nasce una nuova regata oceanica tra Francia e Marocco

Su iniziativa dello skipper Kito de Pavant, verrà lanciato un nuovo evento di regate oceaniche nel Mediterraneo. La MED MAX Occitanie - Saïdia Resorts collegherà Francia e Marocco a partire da settembre 2024, su 1 o 3 scafi.

Navigazione tra Port Camargue in Occitania e Saïdia in Marocco

Riuniti a Le Havre per la partenza della Transat Jacques Vabre, i partner della MED MAX Occitanie - Saïdia Resorts hanno presentato il nuovo evento di regate oceaniche, che mira a inserirsi nel calendario dei principali eventi francesi ed europei. La regata, in configurazione double-hand, porterà gli yacht dal porto occitano di Port Camargue alla marina di Saïdia Resorts, nel Marocco orientale, dopo aver navigato nel Mediterraneo per 9-11 giorni. I direttori di gara propongono un percorso di 2.000 miglia per i Class 40 e di 3.000 miglia per i trimarani Ocean Fifty, che tocca i luoghi simbolo di Bonifacio, Messina, le isole greche, Itaca, Malta e le Eolie.

Ricreare una gara importante nel Mediterraneo ogni 4 anni

Con questo nuovo evento, l'organizzazione mira a ricreare un grande evento ogni 4 anni nel Mediterraneo, dove le regate oceaniche sono state un po' distratte negli ultimi anni. Inoltre, a partire dal 29 settembre 2024, darà alle imbarcazioni Ocean Fifty e Class40 un evento importante nel calendario negli anni in cui non c'è una regata transatlantica, che sia la Jacques Vabre o la Route du Rhum, e consentirà loro di sostenere i circuiti e gli armatori con sede nel Mediterraneo.

Kito de Pavant, grande artefice del progetto e delle regate oceaniche del Mediterraneo, lo riassume così: c'era molta frustrazione nell'iniziare le gare in Francia e nel vedere che non c'era nulla nella nostra parte del mondo, nel Sud, da molti anni", confida Kito de Pavant, che ha lavorato a questo progetto per molto tempo. Volevamo creare un evento permanente, ogni 4 anni, e ispirarci a tutti i grandi eventi che ci hanno preceduto: il Transmed, il Triangle du Soleil, il Porquerolles Solo, il Cap Istanbul". Il Mediterraneo a volte può essere un mare difficile, ma è anche un fantastico terreno di gioco. Volevamo un'avventura che raccontasse storie, che creasse legami, che avesse un significato e che fosse apprezzata da tutti, regatanti e partner"

Altri articoli sul tema